CORTOCIRCUITI ATER, IL COMUNICATORE NON VUOLE SI COMUNICHI
Il candidato alla selezione di cui era giudicante chiede a Cronache di non parlarne più
“GUIDA” SEMPRE PIÙ SPERICOLATA: L’ENTE ORMAI VIVE SOLTANTO DI CONTRADDIZIONI
Nonostante la natura di Ente pubblico, quando ci si imbatte in vicende relative all’Azienda territoriale edilizia residenziale (Ater) di Matera, ci trova, per volontà altrui, a “scontrarsi” con strane interpretazioni della trasparenza amministrativa. Lampante, l’esempio della reazione dell’Ater agli articoli di Cronache sulla scure dell’Anticorruzione nazionale (Anac) riguardante incarichi e ruoli.
Adesso, invece, è il caso della procedura selettiva per l’individuazione dell’esperto nel settore della comunicazione da assegnare all’Ufficio di staff dell’Amministratore unico, la leghista Lucrezia Guida che si è messa alla ricerca dell’addeto stampa, che non ha ancora trovato, dal novembre del 2020, cioè 1 anno dopo la sua nomina, risalente all’ottobre 2019, per mano di un altro leghista, il presidente del Consiglio regionale Cicala.
A scrivere a Cronache Lucane per il tramite del suo avvocato, il protagonista della vicenda “Da commissario a candidato è un attimo”, Alessandro Martemucci.
Si ringrazia Martemucci per aver riconosciuto a Cronache che il caso è stato «dettagliatamente trattato », ma non si comprende in che modo la «ricostruzione sarebbe «completamente infondata», dato che nulla in merito, non un accenno, è stato esplicitato. È «infondata» a mo’ di dogma.
Strano, poichè allora ad essere non autentici sarebbero i documenti dell’Ater stessi. Cronache, pertanto, neanche è, per volontà di Martemucci, posta nelle condizioni di comprendere quali siano le espressioni eventualmente diffamatorie.
Ad ogni modo, quella di Martemucci non è una richiesta di rettifica, ma una lettera di reclamo, firmata in calce da avvocato, nella quale compare l’elencazione di una serie di violazioni, citato anche un reato che prevede punizione con la reclusione fino a 3 anni, che se analizzate appaiono fuori luogo.
Sarebbe censurale, a parere di Martemucci ed avvocato, pure il fatto che «l’immagine del mio Assistito veniva artificiosamente abbinata a quella della sede dell’Ater Matera », con riferimento all’aver posizionato la foto del candidato comunicazione di fianco a quella dell’Ater che ha la procedura selettiva in corso.
Per sostenere la tesi di una qualche violazione di legge, espressamente citata la sentenza della Cassazione che nel 2018, sancì che «sussiste diffamazione in caso di pubblicazione di foto modificate su un sito internet». Verrebbe facile giudicare il parallelismo come “harduo”. La sentenza richiamata dall’avvocato di Martemucci, riguardava fotomontaggi di professoresse in «atteggiamenti pornografici». Ancor più facile, verrebbe da aggiungere che dalla denuncia alla lite temeraria sia un attimo.
Il comunicatore Martemucci non vuole si comunichi su di lui. Cronache, che tra l’altro non ha mai accostato Martemucci a violazioni normative, ha ricostruito un caso “curioso” come tanti in Basilicata sugli Avvisi pubblici per assunzioni in Enti pubblici, cercando, inoltre, una risposta, che non è arrivata, sul perchè nella prima procedura, della quale Martemucci era in Commissione valutatrice e che è stata dichiarata «deserta», sia trascorso oltre 1 anno tra l’ammissione dei candidati, 4, e la convocazione al colloquio.
Poi, riaperti i termini a febbraio, ammessi la scorsa settimana al colloquio, Martemucci, questa volta candidato, ed un’altra persona. E questo non può essere infondato e, soprattutto, si può raccontare.