GOVERNO DI MINORANZA PER LA POLTRONA SICURA
Dal centrosinistra più appelli a non allargare alla maggioranza. Da FdI il richiamo alla coerenza. L’unica chance è la sopravvivenza dei singoli consiglieri
IL DIARIO DELLA CRISI
DI MASSIMO DELLAPENNA
IL CONFRONTO NEL CENTRODESTRA
Esistono due concezioni della politica, diverse ed alternative tra di loro. Da un lato c’è chi crede che la politica consista nella capacità di essere pronti a qualsiasi compromesso pur di mantenere ben salda “la poltrona”.
Dall’altra chi crede che la politica sia nutrita da coerenza e valori e debba puntare a realizzare azioni per il bene dei cittadini. Le due visioni sono assolutamente alternative e sono alla base dello scontro interno al centrodestra tra Bardi e Fratelli d’Italia.
Il Generale, infatti, per sopravvivere al Governo e conservare la poltrona non può far altro che sperare nell’istinto di sopravvivenza personale dei singoli Consiglieri Regionali. Molti, infatti, scommettono che sarà proprio questa vocazione allo stipendio dei consiglieri che determinerà la sopravvivenza del Governo di Minoranza varato da Bardi.
Diametralmente opposta la vocazione di Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni della coerenza ha fatto un suo punto forza che gli ha consentito di aumentare in modo esponenziale i consensi fino a diventare il primo partito italiano. Sulla coerenza dei consiglieri regionali punta Fratelli d’Italia per costringere il Presidente alle dimissioni e il Consiglio allo scioglimento per puntare ad elezioni anticipate.
L’OPPOSIZIONE DEVE FARE L’OPPOSIZIONE
A margine della riunione sul PNRR il ministro Speranza è stato chiaro dicendo che l’opposizione deve fare l’opposizione senza sostenere il Governo in nessun modo. Sulla stessa linea Valvano del Partito Socialista che chiede di definire chiaramente i confini di maggioranza e opposizione anche con una mozione di sfiducia da votare in Consiglio. Se così fosse, se non arrivasse il sostegno del centrosinistra il voto a Giugno sarebbe l’unica soluzione possibile per chiudere dignitosamente questa esperienza e riconsegnare la parola agli elettori per scegliere da chi farsi governare.
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE
Oggi il Presidente darà le comunicazioni al Consiglio Regionale sulla Giunta e dalle sue parole capiremo se si apre la stagione del mercato delle postazioni o se vorrà tenere alta “l’etica e l’estetica” della Politica e delle istituzioni.
Fuori dal politichese, infatti, ogni apertura all’intero consiglio regionale altro non significherà che l’inizio della stagione del mercimonio istituzionale. Ogni apertura da parte delle opposizioni si potrà semplicemente tradurre con una disponibilità a partecipare a questo mercato immorale.
PNRR, CRISI MONDIALE E ALTRI ALIBI
Certo la retorica politicante ci ha abituato ad ogni alibi per giustificare i peggiori compromessi ma nessuno può immaginare seriamente di credere che un Governo senza maggioranza con un possibile scenario balcanizzato del Consiglio Regionale possa risolvere o affrontare questioni strategiche di ampio respiro.
Gli unici problemi che una situazione così fatta potrebbero risolvere sono quelli economici dei consiglieri ma tutto ciò sarebbe assolutamente incompatibile con “l’etica e l’estetica” della politica e delle istituzioni.