CONCORSI IN REGIONE: FORMEZ FA JACKPOT
“Stagione dei concorsi”, la Giunta ci riprova ma i dubbi restano: la gestione già ammonta a 2 milioni di euro
“Stagione dei concorsi”, la Giunta ci riprova ma i dubbi restano: la gestione già ammonta a 2 milioni di euro
Sulla carta, la nuova Giunta regionale, superando il “giallo” del Bollettino ufficiale della Regione (Bur), ha riavviato la più volte annunciata «stagione dei concorsi». I bandi che per sbaglio erano già finiti in Gazzetta Ufficiale, potranno ora essere ripubblicati perchè approvati dall’esecutivo regionale che nella migliore delle ipotesi procederà, in futuro, con gradualità alle assunzioni.
Nel dettaglio, si tratta di 93 unità non dirigenziale di categoria D e di 30 unità non dirigenziale di categoria C, presso la Regione Basilicata. Per quest’ultima categoria, sono così suddivisi: 12 esperti servizi amministrativi, 15 esperti tecnici e 3 esperti informatici. Le 93 unità, invece, riguardano 19 specialisti giuridici- amministrativi, 13 specalisti economico-finanziario, 22 specialisti di programmazione, 3 architetti, 30 ingegneri, 3 biologhi- chimici e, infine, 3 tecnici-geologi. Poi, in aggiunta, previste 39 unità a tempo pieno e indeterminato presso l’Arlab.
In tutto: 214 posti. Se alla svista del “giallo” del Bur è stato facile porre rimedio, più difficile, invece, lo sarà in relazione ai rilievi espressi dalla Corte dei Conti di Basilicata nell’ambito dell’ultimo Giudizio di Parifica. Il presidente di Regione, Vito Bardi, nell’immediato ha dichiarato: «Promesso, fatto». «In Giunta abbiamo approvato i bandi di concorso – ha aggiunto -.
Un provvedimento tanto atteso, che intende dare una risposta concreta alle richieste dei giovani lucani, che mira a potenziare il know-how della Regione e a dare rinnovato slancio alle politiche attive per il lavoro, come richiesto da tutti i gruppi consiliari e da tutte le forze sociali».
Dagli slogan, alle contestazioni. A dicembre, la Corte dei Conti aveva fatto notare come nei Bilanci regionali molte cose non tornassero in particolar modo sulle spese del personale. Il risultato fu la seguente e categorica prescrizione: l’accertata violazione del rispetto dei vincoli di spesa del personale, «determina il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione continuata e continuativa e di somministrazione ».
Con l’aggiunta: «È fatto altresì divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione ». In riferimento alle assunzioni in funzione della sostenibilità finanziaria, a decorrere dall’esercizio finanziario 2020, per la Basilicata la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato «per una spesa non superiore al 13,5% del rapporto tra la spesa di personale e la media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti approvati ». Per cui, a valle, è stato riscontrato che la «percentuale per la Regione Basilicata è del 13,93%», sicchè «la soglia limite del 13,5% non risulta rispettata e pertanto la regione dovrà adottare un percorso di graduale riduzione annuale del suddetto rapporto fino al conseguimento nell’anno 2025 del valore soglia».
Tutto ciò, a dicembre scorso. Ora Bardi ha annunciato «promesso, fatto », ma il come è ignoto. In ogni caso, se i concorsi si faranno, le assunzioni molto più difficilmente, allora per Ripam (Formez) è jackpot. Il 15 dicembre scorso, pre Giudizio di Parifica, dalla Regione la Pec a Formez per sapere quanto sarebbe costata la gestione delle procedure concorsuali per il reclutamento di 232 unità di personale.
Formez ha risposto a febbraio, inviando il preventivo del il progetto “Concorso Ripam-Basilicata 2022” e avendo ipoteitcamente stimato il numero di domande di partecipazione in 50mila: totale, 2milioni e 92mila euro. La Regione, ha accettato con pagamento suddiviso in 3 tranche: 20%, 60% e 20% dell’importo complessivo.