Il conflitto ha reso drammatica una situazione già estremamente difficile, vista la grave e perdurante crisi economica del Paese, legata a varie ragioni, non ultime quelle derivanti dall’emergenza COVID. In questo contesto la “Casa della Misericordia” da quasi sei anni non solo rappresenta per un vasto territorio l’unica struttura per la presa in carico della disabilità in età evolutiva, ma fino all’esplodere della guerra è stata anche un fondamentale punto di riferimento per una comunità piagata da alcolismo, violenza familiare, povertà estrema
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