Per chi giunge a Muro Lucano, il primo sguardo è alla “Madonnina“, per i muresi stessi è punto di riferimento.
Sulla via Appia, all’ingresso del paese, una statua della Madonna difatti, accoglie chiunque vi giunga, generazioni di muresi sono cresciute, passandovi quotidianamente. Era lì prima del terremoto dell’80, e dopo.
Gli anni trascorsi alle intemperie e l’esposizione al luogo trafficato, avevano reso questo spicchio di Muro, necessitare di attenzioni e cure.
Così sono iniziati i lavori, per volere del concittadino murese Fabrizio Tarricone. Lavori conclusi con l’inaugurazione e la benedizione del luogo, svoltasi con l’Arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio ed il Parroco Don Domenico Pitta, nonché il primo cittadino Giovanni Setaro, le Forze dell’ordine, la famiglia Tarricone e tanti muresiaccorsi a rendere omaggio al nuovo ambiente, completamente trasformato nell’aspetto estetico, ma immutato nel cuore di tutti.
Lo stesso Tarricone, il giorno dell’inaugurazione e benedizione ha espresso sentite parole: «È un luogo di passaggio a piedi e con le auto, ma qui in particolare non si poteva accedere. Io stesso sono cresciuto in questa zona, per cui sin da piccolo era un punto di ritrovo, ma la recinzione impediva l’accesso. Diversi anni fa l’idea, come una scintilla, che nel tempo si è amplificata e grazie a tante altre situazioni, siamo riusciti a concretizzarla. Senza chi vi ha realmente lavorato, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Mia è stata l’idea, ma sicuramente devo ringraziare tutte le maestranze che hanno realizzato ciò, lavorando anche con il cuore».
«La bellezza di un cielo stellato –ha commentato il Sindaco Setaro– Un’area urbana degradata da decenni, oggi si trasforma nel biglietto di benvenuto della nostra Città.
La “Madonnina”, così chiamata dalla maggior parte dei Muresi è un’importante opera realizzata dall’artista Santimone e finalmente riacquista luce e dignità.
Ringrazio Fabrizio Tarricone, per aver donato all’intera Comunità un angolo di bellezza, per aver realizzato l’opera con amore, passione ed una giusta dose di meticolosità.
I miei più sentiti complimenti ai professionisti e agli artigiani che hanno lavorato al progetto e che hanno dimostrato grandi capacità tecniche».
Ora alle spalle della statua della Vergine, c’è una parete che come un manto bianco di sera s’illumina, un cielo trapuntato di stelle, ai piedi è immutata la statua di San Gerardo, Patrono di Basilicata e nativo di Muro, che abbraccia un fanciullo, laddove vi era terriccio, ora un manto d’erba si distendere stagliandosi sul pavimento bianco; una seduta accoglie chi si ferma per una preghiera, un pensiero, un atto di devozione, mentre tutt’intorno, fioriere e colonnine definiscono l’intimità del perimetro.
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