BAGARRE TRA GIUNTA E CONSIGLIO
Matera, sulla chiusura, il sindaco Bennardi e l’assessore Nicoletti replicano a Doria: «L’urbanistica non c’entra»
Il recente appello lanciato dal Consigliere comunale di Matera Civica Pasquale Doria affinché si prendano urgenti provvedimenti per impedire la chiusura e la paralisi dell’Archivio di Stato di Matera, ha trovato consensi e condivisioni in numerosi studiosi e anche in professionisti che a vario titolo hanno necessità quotidiane e impellenti di consultare la documentazione custodita nell’Archivio.
Cronache Lucane poi, che segue dall’inizio tutta la vicenda, ha anche riportato sia la denuncia di Doria che l’intervista esclusiva alla Direttrice dell’Archivio Anna Maria Gnocchi che appunto conferma che il rischio di chiusura è davvero imminente.
Non tutti però hanno condiviso la segnalazione fatta da Doria, infatti c’è stato qualcuno che ha avuto da ridere in merito, soprattutto laddove il leader di Matera Civica ha dichiarato: «Con l’approvazione del nuovo regolamento urbanistico la sede dell’Archivio di Stato di Matera, già Cinema Quinto, dovrà essere abbandonata e cedere il passo a un riuso residenziale. Scelta sciagurata ».
Ebbene, questo qualcuno che non è stato d’accordo è l’Amministrazione comunale che, nella persona della Vice-sindaca Assessora all’urbanistica Rosa Nicoletti, ha replicato: «Che la chiusura dell’Archivio di Stato sia imputabile all’approvazione del regolamento urbanistico è mendace oltre che fuorviante ». Nicoletti poi ha argomentato dicendo che: «Rispetto al regolamento urbanistico, tante volte tirato in ballo, quello che si è fatto è stato solo prendere atto di una classificazione che definirei distorta, poiché il vecchio piano regolatore definiva l’immobile destinato a standard dal 2007 e mai acquisito al patrimonio pubblico».
Affrontando poi la questione dello sfratto dell’Archivio, Nicoletti così ha motivato: «La proprietà dell’immobile, dove ha sede l’Archivio di Stato, non ha inteso rinnovare il contratto oltre ad aver avviato una procedura di sfratto, non ancora esecutivo, perché trattasi evidentemente di un ufficio pubblico “essenziale” con un indiscusso interesse pubblico».
A dimostrazione poi che l’Amministrazione materana non sta trascurando le sorti dell’Archivio, Nicoletti ha ricordato: «Il protocollo di intesa datato 2 agosto 2021 e finalizzato all’inserimento professionale di quattro unità all’interno dell’Archivio di Stato, personale previsto nel programma del Reddito Minimo di Inserimento (RMI) in dotazione al Comune di Matera.
Un gesto – ha aggiunto Nicoletti – che andava oltre la solidarietà tra istituzioni, con la ferma volontà condivisa di mantenere un presidio pubblico fondamentale per la nostra comunità». Anche il Sindaco Bennardi è sceso in campo e ha confermato che egli ha «inteso avviare una serie di dialoghi con altri Enti e Istituzioni affinché non soltanto l’Archivio di Stato venga salvaguardato, ma gli sia dato per la prima volta una sede pubblica.
L’ambizione – ha proseguito Bennardi – è quella di costruire un centro di documentazione polivalente, che vada dall’archivistica alla biblioteconomia, che possa unire tutti gli archivi, da quello di stato a quelli comunali, uno spazio aperto e fruibile da studenti, ricercatori, professionisti, non solo un “manipolo ristretto di studiosi” ». In conclusione è arrivata la rassicurazione da parte del Sindaco: «L’attività dell’Archivio di Stato rimane per l’Amministrazione fondamentale per una città a forte vocazione e culturale dalle profonde radici storiche».