AttualitàBasilicata

STATO DI AGITAZIONE PER LAVORATORI AIAS

Le organizzazioni sindacali chiedono l’intervento del Prefetto

Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, cisl Fp, UIL FPL, Fials e UGL hanno appreso, nel corso di un incontro presso l’AIAS di Potenza, dell’aggravarsi dello stato di crisi delle sedi di Potenza e Melfi, anche a causa della pandemia.
Le aziende hanno dichiarato di non essere più in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti, dovendo questo mese onorare le pendenze con Equitalia, congelate dal Governo a causa della pandemia, ma che adesso sono improrogabilmente in scadenza. Non onorare questo debito, come è noto, significherebbe perdere i requisiti per poter svolgere le attività di riabilitazione.
Una situazione di crisi nota alle sia ai sindacati che alle istituzioni, che si trascina da tempo, esasperata dal mancato adeguamento delle tariffe, bloccate al 2009, e che ha subito una forte accelerazione negli ultimi tre anni a causa della mancata liquidazione delle spese di trasporto, dai costi aggiuntivi non riconosciuti per fronteggiare la pandemia e, soprattutto, dall’applicazione della quota del 15% a carico delle famiglie che le aziende non sono in grado di recuperare.
I sindacati da tempo, hanno lanciato l’allarme sulle difficoltà che vive il mondo della riabilitazione e della sanità privata, ma gli appelli sono quasi tutti caduti nel vuoto.
Le organizzazioni sindacali nell’esprimere sconcerto per quanto emerso dall’incontro, hanno però sottolineato che il costo della crisi non può scaricarsi interamente sui lavoratori (che avanzano due mensilità arretrate a Melfi e Matera e ben quattro a Potenza) ed hanno chiesto alle AIAS di liquidare almeno una mensilità entro il 31  marzo p.v.. A sostegno di questa richiesta organizzeranno, fuori dall’orario di lavoro, un presidio davanti le rispettive sedi.
I sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione e si riservano di mettere in atto dure iniziative di lotta. Stigmatizzano, inoltre, l’inerzia della Regione che non ha dato seguito agli accordi sottoscritti, reiterando la richiesta di incontro urgente per trovare una soluzione immediata all’emergenza ed avviare un confronto per la soluzione dei problemi strutturali che interessano il sistema della riabilitazione e quello della sanità privata. La crisi, infatti, colpisce, in misura diversa, tutte le aziende e chiedono al Prefetto di intervenire, data la gravità della situazione che potrebbe degenerare nei prossimi giorni.

Rosamaria Mollica

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