UN POTENZA CON LA “PAURA DI VINCERE”, IL PALERMO ACCIUFFA IL PAREGGIO IN EXTREMIS
Alla rete di Romero segue un eurogoal di Cuppone. Gigli entra e commette il fallo di rigore. Ancora due punti buttati in ottica salvezza dai rosso-blù
POTENZA CALCIO: (4-3-3): Greco 6, Coccia 6,5 (22’s.t.Zampano 5), Matino 7, Cargnelutti 6,5, Nigro 6, Bucolo 6, Sandri 6 (38’Gigli 4,5) , Zenuni 6 (91’Salvemini
sv.9, Cuppone 7,Romero 6,5( 38’st.Burzio 6), Guaita 6 (22’st. Sepe 6).
A disposizione: Marcone, Uva,Vecchi, Koblar, Ricci, Costa Ferreira, Burzio, Gigli, Salvemini, Zagaria, Zampano, Sepe
Allenatore: Arleo
PALERMO (4-2-3-1): Massolo 6; Doda 5 (1’ st.Buttaro 6), Marconi 6,Lancini 6, Giron5 (40 st. Crivello s.v.), De Rose 6, Dall’Oglio 5,5 (1’st Odjer 6) ,Luperini 6, Valente
5,5 (16’st. Floriano 6), Brunori 6,5, Felici 5 (1’st Soleri 6,5).
A disposizione: Pelagotti, Accardi, Crivello, Floriano, Silipo, Somma, Odjer, Damiani,Fella, Buttaro, Soleri, Perrotti. Allenatore: Baldini.
ARBITRO: Sig.Claudio Panettella di Gallarate
ASSISTENTI: Sigg. Giorgio Lazzaroni di Udine – Riccardo Pintaudi di Pesaro
Quarto uomo: Sig. Filippo Giaccaglia di Jesi
MARCATORI: al 28’ p.t.Romero; al 15 s.t. Cuppone; al 32’s.t. Soleri; al 44’Brunori
RECUPERO: 1’pt, 3’ st.
NOTE: Spettatori 1587 di cui locali e 102 ospiti per un incasso di 7.500 euro.
Ammoniti: Sandri, Nigro, Zenuni (Pz), Valente, Lancini (PA)
Esplusioni: Angoli: 5 – 4 per il Potenza
POTENZA. È stata la paura di vincere a costringere Bucolo e soci a non riuscire a chiudere una gara praticamente già in cassa.
Per di più sul 2-0 con un goal di antologia di Cuppone, ancora oggi il migliore in campo, si è stati capaci addirittura di fallire la terza rete con Zampano.
Poi la legge del calcio che è spietata e non ha riconoscenza verso nessuno. Rete macata goal subito. Soleri appena entrato segna e si procura il rigore sulla ingenuità del neo entrato Gigli. Brumori dal dischetto sigla la sua diciottesima rete in campionato.
Ma andiamo alla gara con Baldini che si presenta al “Viviani” con un 4-2-3-1 rivoluzionato nel reparto difensivo rispetto alla gara casalinga contro la Fidelis.
Richiama dalla panchina Doda, Marconi,Lancini e Giron al posto di Accardi, Somma, Perrotta e Crivello. Per il resto tutto confermato a centrocampo con il play De Rose e Dall’Oglio e Luperini più avanti. In attacco schiera il tridente Valente, Brumori e Felici.
Le contromisure di mr. Arleo sono un 4-3-3 con Matino, Cargnelutti centrali, Coccia e Nigro esterni ma con un caratteristica più difensiva, Bucolo, Sandri, Zenuni a centrocampo, Cuppone,Romero e Guaita in attacco. Insomma il tecnico rosso-blù cambia qualcosa rispetto al derby esterno vinto contro il Picerno. La gara inizia con i rosso-blù imporre il proprio gioco sin dalle primissime battute.
Al 3’ una bella azione Bucolo- Coccia con cross di quest’ultimo per Romero che manda la palla ad un soffio dalla palla di Massolo. All’11’ risponde il Palermo con due occasioni goal. La prima, una respinta ravvicinata di Bucolo consente Dall’Oglio di tirare.; la seconda su un tiro piazzato di Valente. Bravo Greco in entrambe le occasioni a farsi trovare pronto.
Il Potenza insiste sulla corsia laterale sinistra dove Doda è costretto a mettere giù Coppone. Ancora al 20’ Greco effettua un riunvio lunghissimo, la palla finisce tra i piedi di Guaita che viene messo giù a limite dell’area. E’ calcio di punzione. Della battuta si incarica Zenuni che manda la palla di poco al lato di Massolo. E’ un Potenza sicuramente che se la gioca alla pari con il “blasonato” Palermo.
Al 23’ la formazione pleoritana ha l’occasione per passare in vantaggio con Valente che sulla sinistra serve Brumori ma il bomber rosa-nero manda fuori. Il Palermo affonda, in difesa i rosso-blù dimostra qualche leggera “sbavatura”. Su capovolgimento di fronte al 28’ il Potenza passa in vantaggio.
Ancora sull’asse Bucolo- Coccia che punta l’avversario trova uno spazio lancia Romero, l’attaccante ex Juve Stabia mette lo zampino e la palla finisce in rete. Ma sono ancora i ragazzi di Arleo ad andare vicino al raddoppio al 44’ con un tiro dalla distanza di Sandri. La palla finisce di poco al lato la porta di Massolo.
Nel minuto di recupero in una convulsa azione offensiva la formazione di Baldini colpisce con i due centrali defensivi, prima il legno centrale con Marconi e sulla ribattuta ancora con un colpo di testa di Doda. La palla a porta sguarnita finisce sulla testa di Romero che salva.
La prima frazione di gioco finisce con il vantaggio del Potenza. La ripresa si apre con tre cambi di pari ruolo nelle fila dei siculi. Fuori Dall’Oglio, Felici e Doda per Odjer, Soleri e Buttaro. Ma è sempre la formazione di casa a fare la gara. Il Palermo resta troppo fermo e non trova le imbucate del play.
E su un azione di contropiede al 60’ il “Viviani” va in visibilio. Nigro serve Sandri che vede Cuppone, l’attaccante punta l’avversario ed inventa un eurogoal a giro che finisce nel sette della porta di Massolo. Sotto di due reti Baldini manda in campo Floriano per Valente.
Anche Arleo opta per il primo slot di cambi. Fuori Coccia e Guaita per Zampano e Sepe. Al 25’ i rossoblù sciupano l’occasione della terza rete. Sul filo dell’off-site Romero serve Zampano che a tu per tu con Massolo si fa ipnotizzare e manda fuori. Goal mancato rete subito .
Al 32’ un errore difensivo di Cargnelutti consente Soleri di infilare Greco. Mr. Arleo intuisce il momento di difficoltà della squadra e propone il secondo slot di cambi. Fuori Sandri e Romero per Gigli e Burzio. Il Palermo affonda non vuole uscire dal “Viviani” a mani vuote.
Mr. Baldini manda in campo Crivello al posto di Giron. I mimuti sul display corrono. I tifosi sono in forte trepidazione perché la formazione rosa- nero fa gran possesso palla e grandi manovre con Odjer e De Rose. All’88’ sul 2- 1 il neo entrato Gigli commette una clamorosa ingenuità. Soleri lo supera e lui lo stende in area di rigore.
È penalty. Della battuta si incarica Brunori che sigla la rete numero 18. Ancora due punti preziosissimi buttati alle “ortiche” per la formazione di mr. Arleo la quale nonostante gli sforzi proprio non riesce a chiudere le gara. A maggior ragione quando ha di fronte le grandi.