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INCONTRO IN VIDEOCONFERENZA CON IL PRESIDENTE DELLA UCRAINA ??

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene all’incontro in videoconferenza con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in corso presso l’Aula di Palazzo Montecitorio, alla presenza di Deputati e Senatori

22 Marzo 2022

Volodymyr Zelens’kyj Presidente dell’Ucraina

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interverrà all’incontro in videoconferenza con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, che si terrà, a partire dalle ore 11.00, presso l’Aula di Palazzo Montecitorio, alla presenza di Deputati e Senatori.

Ucraina, incontro in videoconferenza alla Camera con il Presidente Zelensky

22 Marzo 2022

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, interviene all’incontro in videoconferenza con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in corso presso l’Aula di Palazzo Montecitorio, alla presenza di Deputati e Senatori.

https://youtu.be/pOfKhPRXm3I

Alla Camera dei Deputati per ascoltare la testimonianza toccante del Presidente #Zelensky

L’Italia è al fianco del popolo ucraino ??
«L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata»

Così il presidente ucraina Volodymyr Zelensky in collegamento con la Camera dei deputati

? Aggiornamenti in tempo reale 

Il presidente ucraino parla ai parlamentari italiani, riuniti a Montecitorio

«Immaginate Genova completamente rasa al suolo: questa oggi è Mariupol»: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha provato a toccare le corde dell’immaginario comune degli italiani per descrivere la tragedia del suo popolo. Lo ha fatto all’inizio del suo intervento in videoconferenza a Montecitorio. Un intervento durato 12 minuti e nel quale ha messo in guardia il Parlamento italiano sul reale obiettivo di Putin: «Non è l’Ucraina, ma l’Europa». Poco prima del discorso Zelensky ha avuto un colloquio anche con Papa Francesco.

L’intervento a Montecitorio si è aperto con una standing ovation da parte di deputati e senatori «Sono decine di migliaia le famiglie distrutte» le prime parole pronunciate da Zelensky. «I morti vengono seppelliti nelle fosse comuni, l’invasione russa sta distruggendo il nostro Paese, il nostro popolo è diventato un esercito». E poi è arrivato il richiamo alla situazione di Mariupol, città martire e simbolo e da giorni sotto un brutale assedio: «Mariupol è grande come la vostra Genova, dove io sono stato: immaginate Genova completamente distrutta. Sono rimaste solo rovine. Queste azioni in Europa sono state compiute solo dai nazisti. Bisogna fare di tutto per fermare questa guerra, organizzata da una sola persona».

Poi è arrivato il passaggio più politico dell’intervento.

Zelensky ha portato l’attenzione sui quelli che a suo giudizio sono i veri obiettivi di Putin:

«Obiettivo finale non è l’Ucraina, ma l’Europa: è avere il controllo della vostra politica, dei vostri valori. L’Ucraina è solo il cancello per l’esercito russo per entrare in Europa»

In chiusura il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia per l’aiuto offerto:

«State accogliendo oltre 70.000 profughi, molti sono bambini, in Italia è nato il primo bimbo scappato dalla guerra. Avete condiviso il nostro dolore. Ma ora l’Italia congeli i beni russi e chiuda i porti»

Dopo il presidente ucraino ha parlato il premier Mario Draghi.

«Quella del popolo ucraino è una resistenza eroica, l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, la nostra pace e sicurezza. Quei beni che abbiamo costruito con tanta fatica, l’Italia vi è profondamente grata» 
«Davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte; davanti alla Russia che ci voleva divisi ci siamo mostrati uniti come europa. Abbiamo congelato beni per 800 milioni di euro agli oligarchi»


E poi un passaggio politico importante:

«L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea»

Il governo al completo è arrivato in aula.

Le parlamentari del Pd presenti in aula indossano tutte un nastro rosso al braccio per sensibilizzare sul dramma degli stupri di guerra.

Molti altri parlamentari portano appuntati alla giacca i colori della bandiera ucraina.

Gli occhi erano puntati anche su parlamentari che avrebbero potuto manifestare dissenso.

A far discutere in mattinata è stata la dichiarazione di Vito Petrocelli, senatore M5S e presidente della commissione esteri: «Penso che per il M5S sia arrivato il momento di ritirare ministri e sottosegretari dal governo Draghi. Questo governo ha deciso di inviare armi all’Ucraina in guerra, rendendo di fatto l’Italia un paese co-belligerante» ha detto in aperto dissenso con la linea della maggioranza.

Poco prima che Zelensky parlasse a Montecitorio, anche il papa ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino.

Lo ha rivelato l’ambasciatore ucraino in Vaticano.

«Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore» ha commentato Zelensky sul suo profilo Twitter

Ha anche «ringraziato il papa per le preghiere per l’Ucraina e la pace»

L’intervento a Montecitorio

Il discorso di Zelensky in Parlamento: “Nostro popolo è diventato un esercito, obiettivo di Putin è l’Europa”


Mariupol, la “città martire” ucraina che da quasi un mese è sotto bombardamento russo, come Genova, “aveva mezzo milione di abitanti, immaginate Genova completamente bruciata”. Con questo paragone il presidente Volodymr Zelensky porta nel Parlamento italiano il drammatico conflitto in Ucraina, in un discorso di 12 minuti aperto e chiuso da due lunghi applausi della Camera, con i parlamentari che hanno seguito in religioso silenzio le parole del numero uno di Kiev, che un po’ a sorpresa non ha fatto alcun riferimento o paragone tra il conflitto in corso in Ucraina e la resistenza dei partigiani in Italia contro il nazifascismo.

Zelenski parla con addosso una camicia grigioverde e la bandiera ucraina a lato e ricorda come dall’inizio della guerra, quella che Putin e la propaganda russa ancora oggi definiscono “operazione militare speciale” per “denazificare” il Paese, sono stati “decine di migliaia le famiglie distrutte, i morti vengono seppelliti nelle fosse comuni, l’invasione russa sta distruggendo il nostro Paese, il nostro popolo è diventato un esercito”.

Quindi il riferimento a Mariupolche aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”.

Zelensky ha ricordato nel suo discorso come soltanto una settimana fa ha parlato in videocollegamento ad un incontro a Firenze. Lì “ho chiesto a tutti gli italiani di portare il numero 79, che era il numero di bambini uccisi, ora sono ora 117, a causa del procrastinarsi della guerra. Con la pressione russa ci sono migliaia di feriti, centinaia di migliaia di vite distrutte, di case abbandonate, i morti nelle fosse comuni e nei parchi”, ha sottolineato il presidente ucraino.

Dopo tutta la tragedia vissuta, ora Kiev ha bisogno di vivere nella pace, una pace continua, eterna, come deve averla Roma e qualunque città del nostro mondo. Ma a Kiev ogni giorno si sentono le sirene e cadono le bombe e i missili“, ha aggiunto Zelensky ricordando come il popolo ucraino sia stato “vicino” a quello italiano “durante la pandemia”. “Noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni”, è stata la richiesta del numero uno di Kiev.

Capitale ucraina dove le forze armate russe “torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti. L’esercito russo è riuscito a minare anche il mare vicino ai nostri porti: questo è un pericolo anche per i Paesi vicini“, ha denunciato Zelensky.

Quindi l’avvertimento sul ruolo dell’Ucraina e sulle mire russe di Putin: “Obiettivo non è l’Ucraina, ma l’Europa, avere il controllo della vostra politica, dei vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo per entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare”.

Un discorso accolto con una lunga standing ovation dei parlamentari presenti, anche se nell’Aula di Montecitorio come pronosticato non si è registrato il ‘tutto esaurito’. Malgrado siano stati invitati deputati e senatori, in Aula si sono registrati degli scranni liberi e le tribune, tranne quella della stampa, erano piuttosto vuote.

Le parole di Draghi

La replica di Mario Draghi alle parole di Zelensky è anche più dura nei confronti della Russia rispetto alle parole pronunciate in videocollegamento dal presidente ucraino.

Incontro in videoconferenza alla Camera con il Presidente Zelensky, l’intervento del Presidente Draghi

https://youtu.be/pOfKhPRXm3I

Martedì, 22 Marzo 2022

Presidente Zelensky, 
Presidente Casellati,
Presidente Fico,
caro ambasciatore dell’Ucraina,
Senatrici e senatori,
Deputate e deputati, 

A nome del Governo e mio personale, voglio ringraziare il Presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza.

Dall’inizio della guerra, l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del Presidente Zelensky e dei cittadini ucraini.
Il vostro popolo è diventato il vostro esercito, lei ha detto.

L’arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all’esercito invasore.

La resistenza di Mariupol, Kharkiv, Odessa – e di tutti i luoghi su cui si abbatte la ferocia del Presidente Putin – è eroica.

Oggi l’Ucraina non difende soltanto se stessa.
Difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza 
Difende quell’ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal dopoguerra in poi. 
L’Italia vi è profondamente grata

La solidarietà mostrata dagli italiani verso il popolo ucraino è enorme.
Penso agli aiuti sanitari, alimentari, e di ogni genere che i nostri concittadini hanno inviato da subito verso l’Ucraina.

E penso all’accoglienza dei rifugiati – oltre 60.000 dall’inizio della guerra, la maggior parte dei quali donne e minori.

Gli italiani hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole ai profughi ucraini, con quel senso di accoglienza che è l’orgoglio del nostro Paese.

Continueremo a farlo, grazie al lavoro incessante e alla grande professionalità delle Regioni, dei Comuni, della Protezione Civile, degli enti religiosi, di tutti i volontari.
Perché davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte.

Il Governo e il Parlamento sono in prima fila nel sostegno all’Ucraina. 

Sin da subito, abbiamo offerto aiuti finanziari e umanitari e abbiamo risposto, insieme ai partner europei, alle richieste del Governo ucraino di assistenza per difendersi dall’invasione russa.

Siamo pronti a fare ancora di più.

Abbiamo attivato corridoi speciali per i minori orfani e ci siamo impegnati in particolare per il trasferimento di persone fragili e malate.

Voglio ringraziare di nuovo il Parlamento – la maggioranza e il principale partito di opposizione – per aver approvato queste misure con unità e convinzione.

Nel decreto approvato venerdì, abbiamo poi stanziato nuovi fondi per finanziare lo sforzo di accoglienza verso i cittadini ucraini.

Vogliamo aiutare i rifugiati non solo ad avere una casa, ma anche a trovare un lavoro e a integrarsi nella nostra società.


Come hanno fatto i 236.000 ucraini che già vivono in Italia, a cui va ancora una volta tutta la mia vicinanza.

Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 hanno l’obiettivo di indurre il Governo russo a cessare le ostilità e a sedersi con serietà, soprattutto con sincerità, al tavolo dei negoziati.

Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti – come Unione Europea e come Alleanza Atlantica. 


Finora, queste sanzioni hanno colpito duramente l’economia e i mercati finanziari della Russia, e i patrimoni personali delle persone più vicine al Presidente Putin.


In Italia abbiamo congelato beni per oltre ottocento milioni di euro agli oligarchi colpiti dai provvedimenti dell’Unione Europea.

Siamo anche impegnati per diversificare le nostre fonti di approvigionamento energetico, così da superare in tempi molto rapidi la nostra dipendenza dalla Russia.

Allo stesso tempo, vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa.

Nelle scorse settimane è stato sottolineato come il processo di ingresso nell’Unione Europea sia lungo, fatto di riforme necessarie a garantire un’integrazione funzionante.

Voglio dire al Presidente Zelensky che l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo. 
L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea.

Quando l’orrore e la violenza sembrano avere il sopravvento, proprio allora dobbiamo difendere i diritti umani e civili, i valori democratici.

A chi scappa dalla guerra, dobbiamo offrire accoglienza.

Di fronte ai massacri, dobbiamo rispondere con gli aiuti, anche militari, alla resistenza.
Al crescente isolamento del Presidente Putin, dobbiamo opporre l’unità della comunità internazionale.

L’Ucraina ha il diritto di essere sicura, libera, democratica

L’Italia – il Governo, il Parlamento, e tutti i cittadini – sono con voi, Presidente Zelensky.
Grazie.

GALLERIA FOTOGRAFICA 

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