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CICALA, L’AUTO BLU E LA MAXI MULTA

Il caso, i cittadini non solo costretti a pagare le spese della casta ma pure le contravvenzioni


Otello Celletti non ha tentennato neanche davanti al «blu Montecarlo metallizato», punendo così anche nel capoluogo lucano: la “vittima”, il “Re”.

Recapitata alla casella postale del Consiglio regionale una multa da capogiro. Scorrendo il verbale di contestazione redatto dalla Polizia stradale di Potenza, si arriva all’incredibile cifra della sanzione pecuniaria: 727 euro più 11 euro per le spese di notifica per un importo complessivo pari a 738 euro.

Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, è scaduto dallo scorso anno, la Regione, quindi anche lo stesso Consiglio, è in esercizio provvisorio, e la multa è vera tanto che verrà pagata con i soldi pubblici dei lucani.

L’auto blu incriminata è l’Alfa Romeo Giulia Turbo Diesel 2.2., full optional, che il “Re” aveva scelto nel dicembre del 2020 poichè, dato che nel parco auto del Consiglio c’era una Lancia Thesis da rottomare e una Bmw «non funzionate», nonostante la disponibilità, tra le altre autovetture, di un’Alfa Romeo Giulietta immatricolata nel 2017, avvertiva l’esigenza di un nuovo bolide «efficiente e sicuro sulla strada», nonchè «in grado di garantire gli spostamenti ai fini della rappresentanza istituzionale ».

Via libera, dunque, all’allora regalo natalizio, l’atto è del 24 dicembre, del noleggio, durata mille e 95 giorni, da 10mila euro annui per inserire l’Alfa Romeo Giulia Turbo Diesel 2.2. come auto di servizio a disposizione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.

A bordo dell’auto «blu Montecarlo metallizato» anche in occasioni pubbliche, è stato avvistato, proprio a marzo, il “Re”. Al mese ancora in corso, risale la maxi multa.

La contestazione della Polizia stradale di Potenza riporta: violazione dell’articolo 94, comma 4bis, del Codice della Strada. Verrebbe facile proseguire con in Consiglio, dalla mancata trasparenza in Consiglio, «all’omessa dichiarazione », è un attimo.

A “tradire” l’auto blu, l’«omessa dichiarazione» e una scadenza, per restare in tema dello scaduto Cicala, non rispettata: quella dei 30 giorni a disposizione per comunicare all’Ufficio del Dipartimento dei Trasporti Terrestri «la disponibilità del veicolo Alfa Romeo Giulia 2.2.». A via Verrastro sono riusciti nell’impresa di mal gestire persino un contratto di locazione.

Dati, date e fatti hanno condotto i “consiglieri” burocrati del “Re” alla conclusione dell’inutilità, per chanche di esito positivo pressocchè nulle, di una contestazione della contestazione.

Così, per lo scaduto presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, nessuna alternativa alla seguente: aprire il portafoglio dei lucani e pagare la maxi multa entro i 5 giorni così da beneficiare dello sconto del 30%.

Dalla voce del Bilancio Missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione”, il prelievo di 520 euro per pagare la contravvenzione che l’“Otello Celletti” della Polizia stradale di Potenza ha elevato senza incertezze.

Oltre la doppia beffa per i lucani che pagano l’auto blu e anche le multe, rimane un ultimo dubbio. Chissà se il “Re” e i suoi burocrati pensavano, data la scadenza dei 30 giorni non rispettata, di svangarla ormai fino al termine dei 36 mesi di noleggio ritenendosi superiori alla domanda di rito che segue sempre a una paletta abbassata: «Fornisca patente e libretto».


 

Ferdinando Moliterni

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