CRISI, O LA POLTRONA O LA FACCIA
A poche ore dal voto di sfiducia, non c’è ancora una soluzione. Ma comunque vada, il dilemma e’ tra l’onore e il digiuno
di Massimo Dellapenna
O la poltrona o la faccia? Questo il quesito che tutti gli attori in campo si pongono oggi, a poche ore dal voto sulla mozione di sfiducia.
Per conservare la poltrona uno tra Fratelli d’Italia o il Presidente Bardi dovrà perdere la faccia, per conservare entrambi la faccia dovranno perdere la poltrona.
COME FINIRÀ?
Capire come finirà non è facile. Nella giornata di ieri si sono consumate varie proposte, tutte formalmente respinte al mittente da entrambe le parti.
L’ultima notizia vuole Bardi pronto ad annulare due deleghe assessorili, chiedendo a Fdi di indicare i nomi dopo la mozione di sfiducia.
Fdi avrebbe respinto la proposta chiedendo la nomina dei due assessori subito nelle persone di Latronico e Rosa.
Nessun’altra trattativa. O così o il voto alla mozione si sfiducia.
Del resto per il primo partito italiano, quello che meno ha da perdere dal voto anticipato, cedere anche pochissimo significa perdere la faccia non solo a Potenza ma in tutta Italia.
Le voci in politica corrono veloci e dare l’idea di non saper gestire una trattativa fino alla fine non sarebbe un bel punto di forza per la Meloni.
Accettare la proposta di Fratelli d’Italia a poche ore dal voto sulla sfiducia sarebbe per Bardi una resa incondizionata, una dichiarazione di impotenza e una perdita definitiva della dignità politica.
Bardi resterebbe governatore ma da domani sarebbe sotto il ricatto di qualsiasi pulsione politica. Non è un caso che nelle ultime ore, nella War Room allestita a Napoli, in campo sia sceso anche Tiberio Brunetti. Uomo filtro del presidente nelle trattative che diventano sempre più complicate e compromettenti.
IL FUTURO INCERTO
La scommessa sulle assenze in aula sarebbe un azzardo che non scioglierebbe il nodo politico, la mozione potrebbe non passare per qualche assenza tattica ma dovrebbe prendere atto di non avere la fiducia del Consiglio. Ma in questo momento diventa una delle ipotesi più accreditate, anche se davvero la peggiore.
La poltrona o la dignità, questo il dilemma di queste ore nel centro-destra e specialmente tra Fdi e Bardi, forse ci sono le condizioni per salvare le poltrone ma certamente tutto ciò comporterà che uno dei due dovrà perdere la faccia.
Il solito dilemma tra l’onore e il digiuno.