«IL LAVORO E GLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITÀ LUCANA VANNO MESSI AL CENTRO DELL’AZIONE DI GOVERNO»
Per Summa (Cgil) «spettacolo indegno» quello del centrodestra: «Immobilismo programmatico e attuativo»
Per il segretario regionale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, quello fatto dalla maggioranza di governo regionale del centrodestra negli ultimi mesi è «uno spettacolo indegno tra cambi di posizionamenti, mercanteggiamento di postazioni di potere, incertezze decisionali e immobilismo dell’azione programmatica e attuativa regionale».
«Questa crisi di maggioranza del governo regionale, che ormai si sta dilungando da mesi – ha aggiunto Summa -, continua a distogliere l’attenzione e ad allontanare i riflettori dagli effettivi fabbisogni e dalle esigenze dei cittadini lucani e dalle vere criticità che stanno serrando la nostra regione e su cui si attendono risposte e interventi da parte del governo regionale».
«A distanza di tre anni di questo governo di maggioranza incentrato sull’autoreferenzialità – ha rimarcato il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa. – ancora nessun dialogo e confronto con le parti sociali e ancora mancanza di una concreta azione programmatica per la ripresa del sistema economico e sociale regionale.
Tanto è vero che il decantato piano strategico regionale, licenziato qualche mese fa, non delinea alcuna azione concreta calata sulle effettive necessità della nostra regione rimandando, per la sua attuazione, a specifici decreti attuativi a oggi ancora non definiti. Ciò a evidenziare che la stesura del piano si è trattata di un mero esercizio formale per adempiere ai vincoli dello statuto regionale ».
«Nell’attuale scenario di grave crisi economica e sociale che stiamo vivendo – ha evidenziato il sindacalista -, in cui i lavoratori già duramente colpiti dagli effetti dell’emergenza Covid, continuano a essere, ancora oggi, i soggetti più penalizzati dagli effetti della dura recessione che si sta prospettando a causa della crisi energetica e della indegna guerra in Ucraina assistiamo all’immobilismo di una istituzione regionale la cui mission prioritaria dovrebbe proprio essere quella di tutelare gli interessi della comunità ancor più, proprio, nei periodi di difficoltà economica e sociale come quelli ».
«Probabilmente – ha ribadito Summa – chi oggi è al governo regionale continua a pensare che svolgere il ruolo di presidente della “res pubblica” in realtà non significhi curare gli interessi della collettività ma tutelare gli interessi privatistici di una cerchia ristretta di beneficiari a discapito degli interessi pubblici generali.
Un impegno profuso, in questi mesi, in un estenuante braccio di ferro per il riposizionamento degli equilibri da parte del centrodestra solo a fini personalistici, tralasciando l’effettivo ruolo della funzione politica e istituzionale, il cui unico scopo dovrebbe essere quello di garantire e tutelare gli interessi della comunità di cui sono rappresentanti, ascoltando i territori e i cittadini e prorogandosi per trovare soluzioni e dare risposte concrete.
Senza concertazione, senza confronto, senza un quadro conoscitivo dello stato dei fatti e dei fabbisogni di un territorio – conclude Summa – non è pensabile di poter declinare obiettivi e azioni programmatiche rispondenti alle effettive esigenze della collettività ». «In realtà, da quello che stiamo assistendo – ha lamentato Summa -, gli unici obiettivi da raggiungere e che vedono impegnata con particolare enfasi in questo ultimo mese la maggioranza di governo, sono quelli strettamente venali finalizzati a salvaguardare la indennità di chi ricopre una carica politica.
Nel frattempo, però, le difficoltà per lavoratori e famiglie si acuiscono giorno dopo giorno rischiando, senza interventi di sostegno immediati, di amplificare la forbice delle disuguaglianze sociali ». «Questa crisi di maggioranza non è più sostenibile – ha concluso il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa -.
Adesso è giunto il tempo della mobilitazione per rimettere il lavoro e gli interessi della collettività al centro dell’azione di governo, pensando a costruire, prioritariamente, una prospettiva per evitare che tanti giovani lucani continuino ad abbandonare la nostra terra».