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POST SESSISTA DI PRIORE: PEPE INTERROGA MINISTRO

La segnalazione di Cronache in parlamento


Come aveva annunciato, adesso ha fatto: sul caso del post social sessista del presidente del Parco nazionale dell’Appennino lucano, Giuseppe Priore, dal senatore della Lega, Pasquale Pepe, l’interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Priore, prendendo spunto dall’attuale grave conflitto armato in Ucraina causato dall’invasione dell’esercito della Federazione Russa, dal suo profilo Facebook aveva commentato, con un chiaro doppio senso sessista, una foto di due ragazze ritratte in pose provocanti all’interno di una autovettura, con le testuali parole: «Attenzione! Queste ragazze si spacciano per Ukraine per farsi ospitare non aprite la porta! ».

Per il senatore lucane, «il gesto, già irresponsabile di suo, diventa ancor più grave se si considera che il suo autore è uomo delle Istituzioni». Per quanto la sede del Parco dell’Appennino lucano sia ubicata in Basilicata, Priore, che dell’Ente nazionale è presidente, ha ricevuto l’incarico previo decreto del Ministro dell’Ambiente d’intesa con il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Evidente, pertanto, che l’infausta uscita social di Priore, che, tra le altre cose, non si è mai pubblicamente scusato, nè, tantomeno, ha ancora rimosso il post, coinvolga direttamente, per quanto la responsabilità sia indiretta, il Governo nazionale.

Il post social sessista, come ha rimarcato Pepe nell’interrogazione, ha destato, e continua a farlo, «profonda indignazione», poichè si pone in palese «atteggiamento di derisione e spregio alla memoria di tante donne rimaste uccise nel conflitto militare in corso ovvero vittime di violenze, nonché alla sofferenza quel popolo sta attraversando ». Tramite Cronache Lucane, non casualmente e per esempio, era intervenuta anche la consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi, che ha fortemente stigmatizzato l’azione di Priore.

Priore, inoltre, è già oggetto di un’altra interrogazione parlamentare, del settembre scorso e tuttora inevasa, riguardante un altro post social, questo, però, pesantemente offensivo nei confronti di Salvini.

Ad ogni modo, Pepe, ora ha messo “spalle al muro”, politicamente inteso, il Ministro competente per sapere se alla luce dei fatti non ritenga «doveroso avviare gli accertamenti del caso in ordine a quanto emerso, al fine di adottare gli opportuni provvedimenti disciplinari nei confronti del Priore, perché sia finalmente ripristinato un corretto esercizio delle funzioni pubbliche».


 

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