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REGIONE-ARPAB, L’INTRECCIO DEI PRECARI

Avvisi pubblici, tra scomparsi e da fare: il doppio f.f. Palma verso il Commissariamento


Con alla guida il presidente di Regione Vito Bardi, l’esecutivo regionale complessivamente inteso, si è divertito in questi 3 anni di mandato, ad inventare per poi costantemente modificare le stesse improbabili decisioni normative che ritocco dopo ritocco hanno, in non pochi casi, creato accavallamenti di disposizioni quasi senza via di logica uscita.

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpab) ha rappresentato uno dei primi banchi di prova per la “creatività” del centrodestra, tanto che la legge regionale di riordino, termine questo tanto caro al generico Generale, risale al gennaio del 2020.

In eredità dal Commissario Michele Busciolano, che prima di approdare al Gabinetto di Bardi, svolgeva il ruolo di Dg al Dipartimento ambiente, proprio l’attuale Direttore generale facente funzioni, date le dimissioni di Tisci, Achille Palma.

Con sul “groppone” la travagliata questione dell’ex Agrobios, da ricordare la “mazzata” della Corte Costituzionale intervenuta in merito lo scorso dicembre, il “tuttofare” Palma Con sul “groppone” la travagliata, nonchè paradossale, questione degli ex Agrobios, da ricordare la “mazzata” della Corte Costituzionale intervenuta in merito lo scorso dicembre, il “tuttofare” Palma appare lcome la dimostrazione vivente di quella massima che riporta come non ci sia nulla di più definitivo del provvisorio. Il centrodestra lucano è lento, in tema di f.f. caso emblematico tra i vari, quello di Annese all’Asm, ma con Palma si appresta a battere il record.

“Sciolta”, formalmente e non operativamente, l’Arpab, nel gennaio 2020, in assenza degli organi apicali, il Commissario dell’Agenzia, Michele Busciolano, nel maggio dello stesso anno, nominò, «in via temporanea», Achille Palma direttore tecnico-scientifico, «nelle more», da non confondere con limoni, della designazione «del prossimo direttore-tecnico-scientifico ».

Questo alle 8 e 58, di buon mattino, automatismi di alzabandiera militare, del 4 maggio 2020. Ad oggi, Palma è ancora in Arpab come direttoretecnico- scientifico facente funzioni, nonchè pure Dg f.f. Non solo, risulta dirigente pro tempore di più aree tecniche-amministrative: area tecnica Aria Controlli e verifica emissioni e valutazioni qualità dell’Aria, area tecnica Acqua- Controlli risorse idriche e scarichi, area tecnica Amianto e Radioattività, area tecnica Ambiente e Salute, area tecnica Ecosistemi- Biodiversità e Uso del Suolo, Ufficio Patrimonio e Approvvigionamenti, area Supporto tecnico per le valutazioni ambientali, area ispezioni integrate e Gestione delle emergenze, area Impatti odorigeni.

L’ex Dg Tisci, fu nominato nel settembre del 2020. L’Avviso pubblico per l’individuazione del direttore tecnico-scientifico dell’Arpab è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale i primi di dicembre dello stesso anno con finestra temporale per la presentazione delle candidature, chiusa al 19. Poi, come da bando, era previsto l’intervento di un’apposita Commissione di tre esperti, per valutare i pretendenti e stilare un elenco tra i quali «il Direttore Generale potrà scegliere, con discrezionalità tecnico-fiduciaria, il candidato cui conferire l’incarico ».

L’Avviso pubblico era su carta e tale è rimasto a distanza di oltre 1 anno. Il temporaneo Palma è ora ancora più temporaneo perchè Bardi che lo ha fatto Dg f.f. in attesa del bando per il nuovo Dg, ha stabilito l’incarico aggiuntivo può essere svolto «per un periodo non superiore a 60 giorni». Dall’8 marzo, giorno in cui Palma ha raddoppiato gli f.f., ad oggi, nessuna novità sull’Avviso pubblico per il successore di Tisci.

Già si può dire che i tempi non verranno rispettati per cui, visto che Palma era già facente funzioni ormai da quasi 2 anni, non si può non notare una certa inopportunità, all’ombra dell’ex Agrobios, tra l’altro, che imporrebbe la nomina di un Commissario. Secondo la legge regionale di riordino dell’Arpab, la Giunta regionale deve scegliere il Commissario straordinario tra i Dirigenti generali della Regione.

Dg dei Dipartimenti che col rimpasto del rimpasto, cambiati 3 assessori su 5, sono al momento provvisori tanto quello che andrebbero a sostituire all’Arpab.

I Dg in Regione, come da “fantasia” autunnale di Bardi, cessano se «non rinnovati entro 45 giorni dalla data di sostituzione contestuale di almeno 3 assessori».

Chissà dove porterà questo amministrare del centrodestra, certo, invece, l’approdo quando al posto della creatività si applicano semplicemente le leggi.


 

Ferdinando Moliterni

3807454583

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