CASO BELISARIO, INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO
Dopo l’inchiesta di Cronache, Leggieri vuole vederci chiaro sull’«economicità»
ATTIVITÀ ISPETTIVA DEL PENTASTELLATO CHE DEL MESTIERE SE NE INTENDE: STA NELLA GUARDIA DI FINANZA
Valutata la correttezza della ricostruzione di Cronache Lucane, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri, ha deciso di portare, tramite una interrogazione, il caso Belisario all’attenzione del Consiglio.
Sull’affidamento da parte del Dg dell’Arlab, Paolo Di Ginosa, del servizio di supporto specialistico di responsabile della Protezione dei dati (Dpo) in favore di uno studio legale con sede a Roma che annovera tra i soci fondatori l’avvocato cassazionista iscritto all’Ordine degli avvocati di Potenza, Ernesto Belisario, figlio dell’ex senatore Felice, vari e sostanziali i dettagli che non quadrano.
La trattativa diretta «rivolta esclusivamente allo Studio Legale E-Lex», si è conclusa con l’accettazione dell’offerta, coincidente col costo annuo del servizio, pari a 28mila euro annui, oltre Iva e cassa. Chi ha preceduto lo studio legale E-Lex, lo ha fatto, dal giugno del 2018 al maggio del 2021, al costo complessivo di 8mila e 606 euro.
Il consigliere regionale Gianni Leggieri, ha chiesto di conoscere le ragioni che hanno indotto il Dg dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab), Di Ginosa, ad affidare l’incarico di responsabile della protezione dei dati personali (Dpo) in favore dello studio legale E-Lex di Roma. «Ho presentato una interrogazione – ha spiegato Leggieri -.
Già nel mese di aprile del 2021, l’allora commissario Arlab, Corona, aveva approvato un avviso pubblico sulla manifestazione di interesse per l’affidamento dei servizi di responsabile della protezione dati. In quella occasione avevano risposto in 27 e, a seguito di istruttoria, erano state ammesse venti istanze».
«Con l’individuazione del nuovo referente tecnico – ha proseguito il consigliere regionale del Movimento 5 stelle – il costo annuo per la fornitura dello stesso servizio specialistico è considerevolmente aumentato: siamo passati da 2mila e 800 euro a 28mila euro.
Di qui la mia intenzione di conoscere i motivi per cui il Dg dell’Arlab ha preferito ignorare tutta la procedura già avviata dal commissario Corona. Mi riferisco sia alla manifestazione di interesse che alle istanze ammesse a seguito di istruttoria».
«Ho chiesto, inoltre – ha concluso il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri -, di sapere se l’azione amministrativa di Di Ginosa sia stata realmente ispirata a criteri di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza».