LE SINDROMI DEL CENTRODESTRA LUCANO
Tacco&Spillo
E chi l’ha detto che la psicoanalisi c’entra poco con la politica? Provate allora a verificare lo stato d’eccezione amletica e d’arrembanza dialettica che in questi giorni di disperata sopravvivenza sta mostrando il centrodestra e vi accorgerete di quanto servirebbe uno strizzacervelli, almeno per ridare serenità alla vita istituzionale ormai insanguinata dai colpi d’ascia che pur ci si scambia come bersagli pubblici. Ora questa bravura del peggio esibita peraltro a voce alta non solo fa finire male l’onore della Basilicata, ma fa rima con le sindromi di cui pare in fatale ostaggio il centrodestra. Così a dirle tutte c’è la sindrome del “pupo” di cui è stato ammaliato Leone e quella del “segreto di Fatima” che ha azzoppato la poltrona d’assessore e che non fa prendere sonno a Rosa. C’è poi la sindrome del “transfuga” che riorganizza la convenienza politica nella maggioranza come quella del “bostik” con cui lo scaduto Cicala s’è ormai incollato a poltrona e stipendio della presidenza. C’è la sindrome “d’età” con cui per Cariello Bardi ha sfidato la pandemia, al netto di qualche tampone vip e c’è quella dell’“ammutolito” Fanelli e della Lega arresa. Pare ancora una volta risentire il grande Lucio Battisti: “E certamente parleranno di sindromi”.