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GUARENTE: «RICORDEREMO POSTIGLIONE»

Il sindaco replica all’interrogazione presentata da Andretta e firmata dall’intero centrosinistra


INTITOLAZIONI FERME «SOLO PER DELLE VERIFICHE SUL PASSATO E PER ORGANIZZARE MEGLIO IL FUTURO»


Adistanza di più di un mese dall’ultimo Consiglio comunale, nel pomeriggio di ieri è tornato a riunirsi l’asssise.

All’attenzione della Giunta, un ordine del giorno che ha interpellato Guarente, in particolar modo, a dare risposte in merito alla Mozione bipartisan presentata dalla consigliera comunale Andretta (Insieme per Bianca) in compartecipazione con altri – come il consigliere Telesca (Gruppo misto) e il gruppo “Idea cambiamo”, guidato dal consigliere Di Giuseppe – avente ad oggetto la richiesta d’intitolazione della rotonda antistante il bar “Tazza d’Oro” a Nino Postiglione, «nel ricordo delle Radio Libere 1976». Una proposta avanzata anche in considerazione del fatto che la Rea (Radio Televisioni Europee Associate) ha riconosciuto in Postiglione, e all’importanza del suo operato nel campo radiofonico, la primogenitura della radiofonia libera in Italia definendolo «primo pioniere delle Radio in FM in Italia».

A riconoscerne il lustro della sua opera rivoluzionaria, ad oggi, vi sono stati, anche solo negli ultimi mesi, riconoscimenti da parte del Comune di Cittiglio (in provincia di Varese), Lagonegro, Lauria, Ruoti, Castelmezzano e Maratea.

Ed altri Comuni lucani hanno intrapreso iniziative e delibere simili, «per omaggiare e riconscere l’operato di Nino Postiglione nel campo radiofonico», come sottolineato nel suo intervento in Consiglio da Andretta. All’appello manca solo la città di Potenza, o meglio: un’intitolazione la città natale di Postiglione gliel’ha reso eccome, ma da parte del Consiglio Regionale, che ha intitolato all’unanimità all’“Istrione” Nino Postiglione la sala stampa “Mediafor”.

A lasciar passare sotto silenzio il suo ricordo, in parte dovuto, è invece il Comune capoluogo che ha temporeggiato per mesi sulla questione. E spettando di fatto alla Giunta comunale la competenza in merito all’atto deliberativo di atti di intitolazione di strade, piazze, impianti collettivi e spazi pubblici la questione non poteva passare oltre in sordina.

Ebbene, a distanza di più di quattro mesi dalla presentazione di tale Mozione, interrogato «in buona sostanza – spiega la consigliera – su quali iniziative l’Amministrazione intende adottare a riguardo» il sindaco pare averne preso finalmente contezza: «Ritengo – ha affermato Guarente – che le persone che nella vita hanno combattuto per un ideale e per difendere i valori che ritenevano giusti, debbano essere onorate e ricordate. Meritando la giusta quanto dovuta attenzione per quello che nella vita hanno realizzato».

Premesso questo, perché allora si si sta rallentando in Giunta su tale procedimento e la domanda Andretta.

«Abbiamo avuto diverse note di contestazione dalla Prefettura – chiarisce il primo cittadino – per procedure anomale messe in atto dal Comune di Potenza proprio riguardanti alcune intitolazioni». «Definito e riorganizzato tutto questo – conclude Guarente – con una mappatura di ogni singola strada per una corretta toponomastica ella città si potrà procedere con l’intitolazione a Nino Postiglione, per tributarlo per il suo impegno professionale e civile».

IL NODO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

La seduta si è così sospesa prima del tempo, in una sessione presieduta dall’ancora Presidente del Consiglio “supplente” Bernabei. Il posto è, infatti, ancora vacante: l’ennesimo punto su cui, pare, la maggioranza non trovi ancora la quadra, non riuscendo a fare sintesi per trovare il successore di Cannizzaro. Ancora una fumata nera sulla questione, da parte di questa Assise.

È ormai storia nota che al Comune il sindaco leghista, azzerando la Giunta ne ha composta una incompleta, nella quale mancano ancora le assegnazioni di due posti destinati a Fratelli d’Italia, nonostante Galella – traslocando in Consiglio regionale – ha reso facile la scelta di nominare i due nuovi assessori. La questione pare, dunque, di non facile soluzione le cui conseguenze rischiano ancora oggi di riflettersi negli equilibri amministrativi della Giunta Guarente.

Di fatto, dopo il rimpasto e la presentazione della sua nuova Giunta, il sindaco si è scontrato con le pretese dei singoli partiti e la città di Potenza rischia ancora, a tutti gli effetti, di rimanere inceppata sulle emergenze ancora in corso. Oltre le annose questioni del economiche vicine quasi al dissesto e del Trasporto pubblico urbano consegnato all’ennesima proroga. Tant’è affrontata l’interrogazione su Nino Postiglione ed un altro paio di punti all’ordine del giorno, la seduta è stata sospesa e riaggiornata al prossimo 13 aprile.


 

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