SUMMA: «IL MIO È UN RICHIAMO ALLA LEGALITÀ E AL RISPETTO DELLE NORME PER TUTTE LE P.A.»
Acito si smarca dalla nomina di Consulente di Bardi e Piro (FI) attacca. Salta l’operazione dopo l’intervento del segretario della Cgil
POTENZA. «Ti ritrovi sbattuto sulle prime pagine, come un processo in contumacia, senza alcun atto sottoscritto che dimostri realmente la tua volontà, vittima del sentito dire nei corridoi, costretto a giustificare qualcosa che non hai né commesso né concordato». Enzo Acito già assessore regionale all’Ambiente replica così alle notizie di una sua imminente nomina come consulente del governatore Vito Bardi.
La nomina era in discussione da giorni, secondo i ben informati, tra il partito di Forza Italia di cui Acito è rappresentante e il governatore Bardi considerata la «remissione dell’incarico di consigliere speciale» a Leonardo Cuoco che ha assistito il governatore dall’estate del 2020 nella redazione del Piano Strategico regionale. La notizia di questa nuovo possibile incarico, dopo la fuoriuscita dalla Giunta e anche dal Consiglio regionale, viene smentita dallo stesso Acito che ha precisato di tornare «a fare l’ingegnere H24, lavoro che ancora mi entusiasma dopo 43 anni di attività come libero professionista.
Lascio con piacere i pettegolezzi e chi si arrampica sulle notizie di corridoio per giustificare la sua presenza».
Acito quindi non prenderà il posto lasciato libero da Cuoco. La precisazione secondo l’ex assessore regionale era doverosa dopo che erano giunti anche dei moniti dai sindacati. Ma Acito ci rinunci o è stato costretto dagli eventi?
IL RICHIAMO ALLA LEGALITA’ DI SUMMA
Tra i motivi certamente che hanno contribuito a non far finalizzare l’ipotesi, c’è stato il monito del segretario della Cgil Summa che appresa la notizia aveva sottolineato come «gli incarichi pubblici devono essere conferiti nel rispetto delle norme».
Più precisamente Summa ha inteso sottolineare l’importanza del rispetto «del decreto legislativo 39 del 2013 e successive modifiche e integrazioni, che prevedono il divieto di conferire incarichi permanenti e temporanei, tra l’altro, a chi ha ricoperto ruoli di componenti di organi di indirizzo politico negli ultimi 2 anni (consigliere regionale, assessore)». Una considerazione che quella di Summa, considerato che Acito effettivamente non fa più parte del Consiglio regionale da appena 7 giorni.
LE REAZIONI POLITICHE
La raccomandazione di Summa, se da un lato hanno fatto venir meno progetti e ambizioni, dall’altro hanno surriscaldato gli animi nel mondo politico.
A dare manforte al collega di partito Acito ci ha pensato il capogruppo in Regione di FI, Francesco Piro che in maniera assai scomposta ha replicato: «Il segretario della Cgil, probabilmente con future aspirazioni politiche utilizza termini vergognosi, velenosi e fuori luogo nei confronti dell’Ing. Enzo Acito ex consigliere e assessore del governo Bardi.
Voglio ricordare a Summa che Enzo Acito è stato uno dei migliori consiglieri regionali che la Regione Basilicata abbia mai avuto sia in termini di ‘stile’ che ‘professionali’ e una sua eventuale collaborazione, con la Presidenza della Giunta, porterebbe solo enormi vantaggi alla Regione Basilicata».
L’APLOMB DI SUMMA
Parole dure quelle del capogruppo azzurro che il segretario della Cgil, contattato da Cronache, ha preferito non commentare.
Summa ci ha tenuto solo a evidenziare come con «il comunicato non ho fatto altro che porre l’attenzione sul rispetto delle norme che sovraintendono la pubblica amministrazione, ricordando che il Decreto legislativo 39-2013 stabilisce che non possono essere conferiti incarichi dirigenziali a chi ha svolto ruoli politici per almeno due anni.
Questo era il merito del mio comunicato». Il segretario della Cgil sulle precisazioni di Acito e sulla uscita di Piro ha preferito con controbattere, aggiungendo solo: «Io ho assunto una posizione ferma e di richiamo al rispetto della legalità e del richiamo ai principi fondamentali che stanno alla base della pubblica amministrazione senza citare nessuno. Questo linguaggio non mi appartiene, lo rimando al mittente».