9’AEREO PIÙ MONITORATO AL MONDO
Il volo della Ghirotti Melfi spiato da Russia e Nato
Avventurarsi nei cieli prossimi ai teatri dell’invasione dell’esercito russo guerra in Ucraina unon è un’operazione né semplice né priva di rischi e prova ne è che il volo della Gigi Ghirotti Onlus, che nella giornata del 5 aprile scorso
è giunto a Rzeszow, al confine polacco ucraino per prelevare quattro rifugiate di cui tre con problemi oncologici, è stato tra i nove aerei più controllati al mondo in quel giorno. Ogni velivolo, infatti, è sottoposto a controllo da parte dei flightradar e la particolare destinazione di quello della Ghirotti ha fatto sì che i satelliti abbiano seguito con grande attenzione il Cessna 525 pilotato da Daniele Maglione partito da Bari e diretto a Rzeszow, facendone uno della top ten dei voli più controllati in assoluto su tutto il pianeta, tanto da parte russa che da parte Nato. La ragione risiede oltre che nella delicatissima situazione internazionale anche nella destinazione del volo umanitario della Ghirotti. L’aeroporto di Rzeszow, infatti, non è uno scalo come gli altri poiché è quello in cui giungono gli armamenti destinati all’Ucraina ed è, per tale ragione, altamente militarizzato. A testimonianza di ciò, presso lo scalo erano presenti numerosi mezzi militari occultati sotto le reti di protezione e i missili destinati alla contraerea. Inoltre, a conferma dell’attenzione rivolta al volo della Ghirotti, vi é stata anche la richiesta pervenuta dalle autorità ungheresi di abbassare la quota di crociera nel passaggio attraverso i cieli dell’Ungheria. Il sospetto che il volo umanitario della Gigi Ghirotti nascondesse altro è quasi naturale in una fase tanto critica dell’invasione russa in Ucraina, quando le intelligence di tutto il mondo sono attente anche al minimo sussurro. Ecco perché i flightradar si sono concentrati sul Cessna che dall’Italia stava raggiungendo la Polonia per portare niente altro che la speranza a tre pazienti oncologiche in lotta oltre con la malattia anche con la guerra. I dati di monitoraggio satellitare sono il segnale evidente di una situazione internazionale estremamente tesa, non solo sui cieli dell’Ucraina, ma di tutta Europa e questa considerazione rende ancora più prezioso lo sforzo, con il relativo rischio, assuntosi dalla Gigi Ghirotti di Melfi. Sarebbe bello se proprio quel volo della Onlus del Presidente Antonio Maglione del 5 aprile scorso, osservato speciale dai satelliti di tutto il mondo, fosse stato realmente compreso per quel che è: solidarietà e umanità, una traccia che resta registrata nei radar di tutto il mondo, oltre che nelle vite di Veronika, Valeria e Alina che con quel volo sono arrivate in Italia con la speranza di salvarsi, in ogni modo.