AIAS POTENZA E MELFI, SEMPRE PEGGIO
Oltre l’urgenza, a un passo dal baratro la tenuta economico-finanziaria del servizio
SENZA PROVVEDIMENTI URGENTI, TRA MENO DI 2 MESI PER OLTRE 100 UTENTI RIABILITAZIONE SOSPESA
Dopo l’incontro con le organizzazioni Sindacali dello scorso 18 marzo, durante il quale l’Aias Potenza e l’Aias Melfi hanno comunicato la sofferenza di una condizione di crisi economico-finanziaria che necessità di provvedimenti urgenti non più differibili.
«Con estrema sofferenza e preoccupazione, siamo costretti a confermare la sospensione del servizio di riabilitazione semi-residenziale erogato dalle due associazioni nei 5 centri di Potenza, Matera, Melfi, Scanzano e S.Arcangelo» hanno affermato le associazioni in una lettera indirizzata al presidente della regione Vito Bardi, all’assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli, al presidente della IV Commissione del Consiglio regionale, Massimo Zullino, a Domenico Tripaldi del dipartimento politiche per lam salute, alle aziende sanitarie provinciale, all’Aias Nazionale e alle organizzazioni sindacali «La sospensione sarà effettivamente attuata – comunica la lettera – a far data dal primo giugno, considerato il permanere dei presupposti che non consentono la tenuta finanziaria della gestione del servizio, circostanza segnalata da molto tempo alle Aziende Sanitarie Provinciali e al Dipartimento Politiche Sociali». «L’interlocuzione avuta – continua la lettera – con il Dipartimento negli anni precedenti e, in particolare, immediatamente dopo il manifestarsi della pandemia Covid-19, culminata nell’intesa sottoscritta il 30/03/2021, sembrava poter produrre il risultato di ripristinare le condizioni di equilibrio per la gestione dei servizi».
«Constatiamo, purtroppo , che a distanza di un anno dalla sottoscrizione di quell’intesa ? non si sono verificati i presupposti utili a rimuovere una condizione di grave criticità che ha determinato uno squilibrio finanziario nella gestione delle strutture di Aias Potenza e Aias Melfi» prosegue la lettera.
«Siamo per questo costretti – spiega la lettera – ad assumere questo primo provvedimento finalizzato a ridurre il peggioramento progressivo delle condizioni di crisi economico- finanziaria, interrompendo la gestione del servizio di riabilitazione semi-residenziale su cui si sono concentrati, stranamente, alcuni provvedimenti emanati nel corso del tempo dalla Regione Basilicata, provvedimenti che assorbono una quantità notevole di risorse finanziarie insostenibili per l’economia delle due associazioni (1.compartecipazione utenti che si traduce in una riduzione della tariffa del 15%, 2.contributo servizio di trasporto non erogato dal 2019, 3.tariffe ferme da 12 anni).
In questa sede si comunicano le conseguenze concrete derivanti dalla dismissione del servizio di riabilitazione semi-residenziale, in termini di impatto sulle famiglie interessate e in termini occupazionali. I servizi di riabilitazione semi-residenziale sono organizzati in 5 presidi e riguardano 132 utenti.
Il personale occupato è di complessive 103 unità». «Da parte nostra – conclude la lettera – restano l’impegno e la disponibilità a fornire ogni utile chiarimento ritenuto necessario, con l’auspicio che si possano assumere iniziative finalizzate a tutelare la delicata utenza servita». Nella Regione Basilicata i servizi di riabilitazione estensiva rivolti a persone affette da gravi disabilità sono garantiti, per la quasi totalità, attraverso i centri accreditati privati.
Il sistema dell’Aias Potenza e Aias Melfi eroga prestazioni di elevata qualità, a costi contenuti. Molteplici sono però le criticità che attanagliano il servizio e che oggi lo fanno sospendere, primo fra tutti le tariffe ferme al 2009. La pandemia ha purtroppo solo accentuato queste criticità e a pagarne le conseguenze, come sempre, saranno soltanto gli utenti.