LE BARRIERE ARCHITETTONICHE SONO TANTE COSÌ COME QUELLE MENTALI
La testimonianza oltre la giornata della disabilità
Tante belle parole, pochi fatti… La disabilità non è qualcosa che si sceglie, è qualcosa che ti tocca e che ti devi sorbire.
Ogni giorno senza alternative. Capita che un giorno va tutto bene e il giorno dopo sembra crollarti il mondo addosso, perché la disabilità, qualunque forma abbia, cambia in ogni cosa e la percezione che hai di te stesso. Davanti alla malattia ognuno reagisce a modo suo. Le barriere sono tante e lo è anche l’indifferenza.
È quanto è venuto fuori da una chiacchierata con un amico, anche lui con disabilità, sulle tante barriere della vita e della società: barriere architettoniche, culturali e mentali. Barriere indotte da politiche pubbliche lacunose o dall’inciviltà delle persone. Barriere tra le quali vi sono anche «l’indifferenza, l’ignoranza, la mancanza di rispetto, la non accettazione e la non collaborazione».
Il primo passo per affrontare un problema è la conoscenza. La campagna di sensibilizzazione del FiabaDay2021 dal titolo “Abbattiamo le barriere dell’indifferenza” ha promosso l’importanza di una cultura dell’accessibilità.
“Indifferenza”, una parola scomoda. Quasi un ostacolo che ci costringe a fermarci a riflettere. E l’indifferenza, purtroppo, è quella con cui troppo spesso ci scontriamo quando parliamo di barriere architettoniche. Se in molti casi “disabili” si può nascere, non dimentichiamo che da un momento all’altro lo si può diventare.
La vera disabilità è quella dell’anima che non comprende. Quella dell’occhio che non vede i sentimenti. Quella dell’orecchio che non sente le richieste d’aiuto. E oltre alle barriere architettoniche bisognerebbe abbattere, soprattutto, quelle mentali e culturali. Sapete quando la disabilità diventa una condizione negativa? Quando manca senso civico. Eppure dovrebbe essere garantita una parità sociale! Lo Stato, le Amministrazioni hanno il compito di mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza. Non potrete mai capire come ci si sente a vivere in un posto dove non avreste mai immaginato.
Il Pnrr include la disabilità. È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale, infatti, la direttiva del Ministero per le Disabilità che vincola le pubbliche amministrazioni al rispetto dei principi di inclusione delle persone disabili nei progetti di attuazione.
L’eliminazione delle barriere architettoniche dovrebbe essere un segnale di civiltà, invece il più delle volte è il simbolo di una società che pensa poco alle persone disabili e a quelle che hanno difficoltà motorie.
È scioccante pensare come un “Paese evoluto” non sia ancora in grado di adottare i giusti mezzi per rendere accessibile ogni angolo, ogni cielo. Un tempo non c’erano mezzi, oggi non esiste il pensiero… Non potrete mai capire come ci si sente a vivere in un posto dove non avreste mai immaginato.