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CONSIGLIO COMUNALE “IRREGOLARE”, TOSTI FA UN ESPOSTO AL PREFETTO

Matera, nel richiedere l’invalidazione dell’assise nell’istanza chiama in causa il Presidente Materdomini


MATERA. La Consigliera Milena Tosti del movimento Matera 3.0, è stata di parola e nella giornata di ieri infatti ha provveduto a inoltrare al prefetto di Matera Sante Copponi, un esposto mediante il quale Tosti ha chiesto che «Il Consiglio comunale tenutosi a Matera il 6 aprile venga invalidato per violazione del Regolamento comunale vigente».

Va ricordato in proposito che proprio prima che l’assise comunale di cui Tosti chiede l’invalidazione avviasse il dibattito, Tosti intervenendo aveva detto: «Ci sono ragioni formali e sostanziali che a mio parere impongono la necessità di invalidare questa seduta che necessita di una convocazione a norma di regolamento».

Precisando inoltre che la «Causa invalidante l’assise è imputabile all’Amministrazione e in particolare al Presidente del Consiglio (Materdomini) », la Consigliera di Matera 3.0 aveva anche specificato che «A norma dell’articolo 43 del Regolamento del Comune di Matera è disciplinato che “l’avviso di convocazione unitamente all’ordine del giorno è pubblicato nell’albo pretorio ed è trasmesso ai consiglieri, al Sindaco, al Segretario generale, all’indirizzo di posta elettronica».

L’invio dunque della convocazione mediante mezzi di comunicazione informatici all’indirizzo pec dei Consiglieri è un requisito indispensabile per la validità del Consiglio, tanto che Tosti ha aggiunto: «Sempre il Regolamento Comunale dice che l’eventuale tardiva, omessa o irregolare comunicazione dell’avviso di convocazione e dell’ordine del giorno rende del tutto invalida la seduta ».

Partendo da questi fatti ed elencandoli puntualmente nell’esposto al prefetto, la Consigliera Tosti ha spiegato che «Il Presidente del Consiglio comunale Materdomini era stato messo a conoscenza da un altro consigliere comunale della inesattezza della procedura adottata nelle Commissioni consiliari di Bilancio e Opere pubbliche ai fini del licenziamento dei provvedimenti che poi sono stati inclusi nell’ordine del giorno della convocazione dell’assise comunale in questione».

Materdomini però, sempre secondo quanto scritto nell’esposto, «Una volta venuto a conoscenza di questa inesattezza procedurale, inoltrava ai consiglieri comunali via e-mail una mera comunicazione di rettifica dell’ordine del giorno del Consiglio con sottrazione dei punti all’ordine del giorno censurati».

Nel testo dell’esposto, Tosti ha anche documentato: «Mi sono rivolta durante la seduta Comunale in questione, alla Segretaria generale, leggendo la motivazione preclusiva il prosieguo del Consiglio, chiedendo a supporto il parere del vice segretario generale che – prosegue Tosti – sommariamente pur avendo ascoltato le gravissime eccezioni formulate, spiegate nel dettaglio dal Pres. Materdomini, ha ritenuto di non accoglierle determinando il prosieguo dei lavori del consiglio».

È stato solo allora che Tosti, «Non acquiescente alle motivazioni generiche addotte, sfornite di ogni legittimo giustificativo, ha lasciato, rinunciando al gettone di presenza, la seduta consiliare che è proseguita».

In conclusione la Consigliera di Matera 3.0 ci ha spiegato che ella ha anche richiesto al prefetto un sollecito intervento, perché «Se si arriva alla invalidazione di quel consiglio per motivi procedurali a questo punto non si può procedere per i punti dell’ordine del giorno previsti nel prossimo consiglio fissato per il 20 aprile, e nel quale si dovrà discutere del bilancio ». La decisione del prefetto Copponi potrebbe dunque arrivare ad horas, nel frattempo ci sarà più di qualche ufficio a Matera in cui si dovrà lavorare anche durante le festività pasquali.


 

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