CICALA, LEONE E LO ZOO REGIONALE
Per il Re scaduto il 26 è il Consiglio della verità: corona a rischio, in Aula non ha ancora i numeri
L’EX ASSESSORE DOPO IL CAMBIO DI CASACCA TRA LE POLEMICHE SI CANDIDA A CONSIGLIERE PURE A POLICORO
POTENZA. Arriva la prova del nove per la maggioranza di centrodestra in Aula nella seduta del 26 aprile.
Come punto all’ordine del giorno l’elezione del Presidente del Consiglio regionale.
UNA CAPIGRUPPO AFFOLLATA
La riunione della capigruppo convocata dal presidente in proroga Carmine Cicala per decidere la data del prossimo Consiglio regionale e il calendario delle prossime riunioni sempre della capigruppo ha partorito il topolino. Dopo settimane di stallo, rinvii e spostamenti è stata infatti convocata per il 26 aprile la seduta che dovrebbe decretare il nuovo Ufficio di presidenza. Mezzo Consiglio regionale era presente alla riunione convocata ieri.
Tra partiti “plurirappresentanti” e nuovi gruppi consiliari i numeri dei rappresentanti alla capigruppo si è decisamente allargato. Per la Lega erano presenti sia Zullino che Cariello.
La nomina a capogruppo del Carroccio resta ancora in stand by in attesa proprio di dirimere la questione della presidenza del Consiglio. Infatti, dopo la mancata riconferma di Aliandro la Lega non ha ancora deciso chi sarà il suo “rappresentante”. Al momento tocca a Zullino fare il facente funzione, in attesa che Cariello ( a cui è stato ufficialmente proposto il ruolo) sciolga la riserva.
Ma il consigliere materano ha preso tempo, convinto di potersi giocare una chance per la presidenza del Consiglio subentrando a Cicala. Se l’ipotesi dovesse prendere piede la nomina di capogruppo potrebbe restare nella mani di Zullino.
Ma tutto è ancora da vedere. In rappresentanza di Forza Italia Bellettieri e per Fratelli d’Italia Coviello. Come new entry della maggioranza per il gruppo IDeA Baldassarre e per il “misto” Sileo. E infine per l’opposizione Cifarelli del Pd, Braia per Iv, Trerotola per Prospettive Lucane e il pentastellato Leggieri. La nuova geografia politica del Consiglio regionale si è così riversata anche nella capigruppo: più gruppi consiliari (dettate soprattutto dalle continue crepe nella maggioranza) più rappresentanti nella capigruppo.
COMMISSIONI SOTTO SCATTO DEL RINNOVO DELL’UDP
Un “affollamento” che si è riscontrato soprattutto nelle linee politiche da adottare. Se dall’opposizione e parte della maggioranza si è fatto nuovamente presente che le Commissioni non dovrebbero essere legate all’elezione dell’Ufficio di presidenza, una parte ostinata del centrodestra ha invece ribadito che senza una elezione valida dell’UdP resterà tutto congelato. È stato questo il perno della riunione di ieri che ha decretato come solo dopo il 26 aprile, sempre sperando si trovi una intesa in maggioranza per decidere chi dovrà rivestire il ruolo di presidente del parlamentino lucano, la macchina regionale dovrebbe rimettersi in moto.
Il problema di questo immobilismo però, come fatto notare da più fronti ha ripercussioni importanti sulla Regione che in questo ha differito al 30 aprile l’esercizio provvisorio del bilancio dell’Ente. Se ovviamente entro il 30 aprile non venisse approvato il bilancio scatterà la gestione provvisoria.
CICALA, UNA RICONFERMA NON SCONTATA
Nonostante in molti siano ottimisti nell’indicare il 26 aprile come data certa per il rinnovo dell’Ufficio di presidenza, sono le voci di corridoio a buttare benzina sul fuoco. Se a parole Carmine Cicala appare la scelta scontata per la riconferma alla presidenza in realtà sono i numeri a non trovarsi. Il leghista non riuscirebbe, nonostante il passare del tempo e gli accordi dei partiti di centrodestra, a raccogliere l’unanimità della maggioranza intorno al suo nome. Il fuoco amico arriverebbe proprio dalla Lega.
A tentare una scalata verso la presidenza sarebbero i colleghi di partito Zullino e Cariello. Entrambi sarebbero infatti tentati nel voler rivestire il ruolo dell’ormai presidente in proroga.
Forti del fatto che Cicala in questi anni intorno al suo nome non ha riscontrato molti successi, anzi. Cicala inoltre deve vedersela anche con l’ira del capogruppo di FI Piro che da sempre ha osteggiato una possibile riconferma del viggianese.
Nella partita, anche se in modo silenzioso, starebbero giocando i due “battitori liberi” Sileo e Baldassarre.
Ad avere una vera chance sarebbe quest’ultimo che dopo aver compiuto il sacrificio di ricompattare la maggioranza dimettendosi da assessore all’agricoltura nel Bardi bis dovrebbe riscuotere una fiche nei confronti di diversi alleati. Per Cicala quindi il 26 aprile, se non dovesse riuscire a ricompattare la maggioranza, potrebbe palesarsi una bocciatura in Aula senza precedenti.
L’IRA DELL’OPPOSIZIONE
In questo gioco di riposizionamenti nella maggioranza a chiedere una decisione repentina per evitare che lo stallo si prolunghi è l’opposizione. «Siamo sconsolati nell’assistere a questo cinema » sbotta il capogruppo di Italia Viva Braia. «Chi aveva speranze di poter vedere approvato il bilancio entro fine aprile dovrà ricredersi -aggiunge il renzianoconsiderato che il 26 aprile si farà il Consiglio e solo dopo si procederà al lavoro nelle Commissioni.
Certamente per il 30 aprile, come detto anche da più di qualcuno nella riunione, non ci sarà il tempo per leggere tutta la documentazione e approdare nuovamente in Aula per il voto». «La maggioranza ancora una volta dimostra di tenere più ai capricci personali che al bene dei lucani» conclude Braia.