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CANOSA, IL PRINCIPE ALBERTO II TORNA A CASA

Calorosa accoglienza e bagno di folla per il sovrano monegasco nella cittadina pugliese un tempo feudo dei Grimaldi

Sembra proprio una giornata come tutte le altre a Canosa di Puglia la piccola cittadina in provincia di Bari che sorge sul fiume Òfanto a 150 m di sul livello del mare. Anche nel centro cittadino la vita sembra scorrere normalmente con le persone sedute a fare due chiacchiere sulle panchine e la Basilica cattedrale di San Sabino con la sua sobria facciata settecentesca che sembra più solitaria che mai mentre i canosini continuano tranquilli i loro discorsi.
D’un tratto però scorgiamo due operatori della Protezione civile che dopo averci dato alcune indicazioni stradali ci spiegano che in realtà oggi non è proprio una giornata come tutte le altre a Canosa, ma qualcosa sta per succedere.
Siamo troppo incuriositi e ci dirigiamo verso piazza Martiri del 23 Maggio dove cominciamo a notare dei piccoli drappelli di persone che discutono e bisbigliano e con curiosità sono tutti in attesa. C’è anche una banda musicale e un red carpet, e le due bandiere affisse al palazzo del Municipio di Canosa non lasciano spazio a dubbi qualcosa di importante sta per accadere.
Nel frattempo abbiamo familiarizzato con i simpatici musicisti della banda della Brigata Pinerolo che ci hanno detto di essere orgogliosi di trovarsi a Canosa per questa giornata così importante e mentre passiamo quasi scherzosamente in rassegna i componenti della banda, sollevando lo sguardo vediamo affacciati ai balconi del Palazzo di città i componenti della Giunta comunale canosina, tutti elegantemente vestiti e che con grande emozione attendono l’arrivo dell’ospite d’onore.
Ed ecco che un corteo di potenti autovetture alcune delle quali blindate raggiunge il piazzale del municipio, si tratta delle forze della Questura e di un seguito di agenti di sicurezza pronti a scortare l’ospite d’onore.
Anche il sindaco di Canosa, Roberto Morra si sistema accuratamente la fascia tricolore ed ecco che finalmente tra il flash dance di macchine fotografiche e il brusio della gente, da un’enorme auto blu, vediamo scendere l’ospite d’onore, è Sua Altezza il Principe Alberto II di Monaco. La banda di Pinerolo lo accoglie suonando l’inno nazionale monegasco.
Subito dopo in un momento di grande patriottismo la banda ha suonato anche l’inno di Mameli che è giunto diretto al cuore di tutti i presenti, orgogliosi che un paesino come Canosa di Puglia abbia conquistato con la sua antichissima storia e instancabile laboriosità del suo popolo, l’affetto del nobile Principe monegasco.
Scroscianti arrivano gli applausi della gente mentre il Principe saluta con elegante aplomb le telecamere di Cronache TV ed entra nel Municipio in compagnia del sindaco e di tutte le autorità pugliesi per un breve incontro istituzionale.
Una mezz’oretta e il Principe Alberto II di Monaco riprende il suo incontro più vero, quello con la gente. E anche noi coinvolti dall’atmosfera e dall’emozione decidiamo di seguire il corteo scoprendo che il Principe è realmente legato alle persone infatti infrange il protocollo per scattare foto e selfie con i simpatici abitanti di Canosa, non mancando mai di salutare tutti affabilmente e dedicando a tutti un composto sorriso di amicizia e stringendo le tante mani protese verso di lui e mettendo sempre da parte protocollo e formalità.
Ma il momento di festosa accoglienza è arrivato anche per i più piccoli, gli studenti delle scuole primarie i quali sventolando le bandierine bianche e rosse con i colori del Principato di Monaco accolgono il Principe con incontenibile entusiasmo.
Facendosi poi letteralmente largo tra una folla festosa e ridondante il principe Alberto II di Monaco raggiunge la villetta comunale dove ad attenderlo c’è sempre la banda della brigata Pinerolo, i gonfaloni della città e i portatori degli stendardi che testimoniano il grande valore dei canosini caduti in tutte le guerre. Tutti sono stati commemorati dal Principe con un momento di silenzio.
E ancora un grandissimo tripudio di bandierine, a migliaia i bambini delle scolaresche sono affluiti nella villetta comunale per acclamare il Principe e soprattutto a testimoniare che la città di Canosa di Puglia non ha dimenticato e ha da sempre onorato le tradizioni antichissime dei Grimaldi di Monaco che sin dal 1400 governativo i feudi canosini. Furono quelli anni illuminati e di grande pacificazione, tanto che il Principe Alberto II, rivolgendosi alla città di Canosa ha detto: – Oggi è stato come tornare a casa!-

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