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DENUNCIANO CRONACHE, TOTAL LI SCARICA

I francesi hanno voluto «ribadire» e «rimarcare» le distanze dall’azione giudiziaria dei suoi 2 dipendenti


IL “BUBBONE” DELLA SELEZIONE PER TEMPA ROSSA POI ANNULLATA: LA COMPAGNIA PETROLIFERA CONDANNA IL BAVAGLIO ALLA STAMPA


Anche Total ha scaricato i suoi due dipendenti, all’epoca dei fatti risalenti all’autunno scorso, rispettivamente responsabile risorse umane Total Basilicata e direttore Qhsse di Tempa Rossa, che contro Cronache Lucane hanno deciso di intraprendere un’azione legale tanto sul piano penale quanto su quello civile.

In relazione a quanto riportato nell’edizione di ieri, dall’Ufficio stampa di TotalEnergies Ep Italia hanno inteso precisare che «l’iniziativa legale nei confronti della vostra testata è stata presa in totale autonomia dai due dipendenti di TotalEnergies nell’ambito delle loro prerogative di privati cittadini».

«Nel ribadire, pertanto – continua la nota Total -, di non avere alcun potere di incidere su tale iniziativa giudiziaria, la Società intende rimarcare che il proprio operato è da sempre ispirato ai principi della massima trasparenza, lealtà e collaborazione con tutti i soggetti del territorio, istituzionali e non solo».

La denuncia dei due dipendenti Total trae origine dagli articoli sul “bubbone concorsi”, ovvero sulla selezione di 20 operatori di produzione avviata dalla Total per il tramite dell’agenzia interinale Adecco nell’ambito della concessione Tempa Rossa. Ammesso, ma non concesso, che non sia possibile già ora stabilire con pienezza la volontà di silenziare il diritto di critica, non si possono non rimarcare, tra le tante, alcune delle contraddizioni in cui gli stessi dipendenti Total sono incappati.

Prima affermano che i «temi in gioco sono di indubbio spessore politico, economico e sociale», poi si smentiscono asserendo della «carenza dell’ipotetica utilità sociale» delle notizie diffuse.

Quella procedura Total fu annullata dalla compagnia petrolifera e le polemiche sulle modalità della selezione coinvolsero gli attori sociali e istituzionali a tutti i livelli.

L’incongruenza principale, con ogni probabilità, che contraddistingue il contrattacco legale dei due dipendenti Total, che paragonano gli articoli di Cronache ad un «“Inno alla gogna” analogo a quello descritto da Daniel Defoe nel 1702», consiste nel non separare le valutazioni dai fatti. Una critica letteraria, più che una contestazione effettiva di dettagli in via presunta sballati.

Se Total decise, a novembre, di annullare la procedura di selezione, lo avrà fatto sulla base di motivazioni logiche alla compagnia petrolifera note e non esclusivamente per via delle polemiche non potendo incidere queste sulla reale correttezza di azioni che si collocano su un piano distinto e separato da quello del dibattito politico e sindacale.

Ad ogni modo oggi, la stessa Total ha inteso «ribadire » e «rimarcare» le distanze con l’iniziativa dei suoi due dipendenti.


 

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