UNA CICALA CANTA, UNA CICALA NON BALLA

Non c’è giorno che passi che il centrodestra dei miracoli a chiacchiera non s’arrovelli per qualche manfrina politica fregandosene delle questioni di merito che inevase serpeggiano d’infelicità sulla nostra Basilicata, ambiziosa di certo a meritare di più e di meglio. Ora lasciamo stare l’effetto di crisi permanente che solo il talento pasticcione del settantenne Vito Bardi è riuscito a mettere su con le sue edizioni del governo bis e ter, peraltro mostrando a tutta Italia come si possa cambiare umore e idee nel giro di qualche giorno, ma che dire dello spettacolo indecente che sta offrendo Carmine Cicala, leghista in proroga e dai mille espedienti che pur di rimanere in groppa alla sua poltrona ha reso eterno finanche l’allestimento di un’urnetta presidenziale così da tramortire il numero legale che lo avrebbe giubilato. Eppure il suo canto vittimistico con cui ha preteso la sua rielezione ha finito per alzare il fuoco amico, che finalmente s’è fatto sotto in vista proprio del giorno della presunta liberazione del 26 aprile e su cui i vari Piro, Vizziello, Baldassarre, Zullino, Cariello, Sileo saranno chiamati quantomeno ad onorare la credibilità della loro parola. Canta il rapper Claver Gold: “Una cicala canta, una cicala non balla!”.