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CGIL, PROMUOVERE UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE PER «UNIRE LE ARTERIE E INNERVARE LO SVILUPPO»

A Potenza il convegno regionale sulle prospettive future per il trasporto in Basilicata, oltre le opportunità del Pnrr. Ditella: «I fondi sono un treno che non è possibile perdere»


POTENZA. La Filt Cgil e la Cgil Basilicata hanno promosso un incontro per fare il punto sul trasporto regionale dal titolo “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”.

Il convegno, svoltosi ieri mattina presso il nuovo Polo bibliotecario di Potenza – a cui hanno partecipato il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, il segretario generale della Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella, il segretario nazionale Filt Cgil, Stefano Malorgio, l’assessore alla Mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra e il presidente Svimar, Giacomo Rosa – è stato l’occasione per la messa a punto sugli interventi infrastrutturali che riguardano la Basilicata, anche in vista delle risorse del Pnrr, come l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, il già programmato collegamento ferroviario Ferrandina-Matera Lamartella e l’elettrificazione del tratto Potenza-Melfi.

Risorse che il segretario generale della Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella, definisce a tutti gli effetti «un treno che non è possibile perdere, importantissimo per la nostra regione».

Senza però ignorare che «allo stato attuale, esistono alcune criticità – come evidenzia Ditella – che visibilmente non connettono realmente la Basilicata all’Alta velocità quindi, se è vero che entro il 2026 la progettazione, chè è gia stata fatta, dovrebbe compiersi è necessario comunque predisporre dei Fondi complementari affinché si connetti realmente e concretamente le linee regionali a quelle che sono l’Alta velocità come – spiega Ditella – le arterie ferroviarie Salerno- Reggio Calabria e Bari-Napoli». In Basilicata solo il 10% dei Comuni è collegato alla ferrovia e solo il 4% è a doppio binario.

Il 45% è elettrificato e il restante 55% è effettuato con rotaie diesel. Con questi dati alla mano, dovrebbe essere questa del trasporto ferroviario ad Alta velocità quanto della mobilità sostenibile una sfida ambiziosa da vincere non solo per superare un palese gap tra Nord e Sud, bensì con l’intero Mezzogiorno ed evitare, in tal modo, che il territorio regionale non possa giovare della sua condizione di regione “cerniera” come punto nevralgico con la Campania, Puglia e Calabria.

Lavorare ed investire, dunque, su un’Alta velocità che attraversi la regione Basilicata, non che la sfiori soltanto. Come ha evidenziato il segretario nazionale Filt Cgil, Stefano Malorgio: «Abbiamo il dovere di evitare che la Basilicata rimanga confinata ed esclusa dagli effetti positivi che si hanno con gli investimenti del Pnrr e per poter fare questo ci sono delle valide proposte che illustreremo a questo tavolo, rispetto alle quali la struttura nazionale nell’interlocuzioni che ha con il Ministero proverà a sostenere a livello nazionale e dimostrare che il sistema delle opere è importante sia per la mobilità delle persone e delle merci, che per lo sviluppo economico, sociale, culturale e turistico del territorio».

«Ad oggi – conclude il segretario nazionale Malorgio – qualche rischio esiste: si tratta di investire qualche risorsa in più per fare alcune correzioni ma riteniamo che ne valga la pena». Ed ecco che qui dovrebbe subentrare la politica, il cui ruolo «ancora prima di risolvere i problemi, dovrebbe essere quello di anticipare che si creino», enfatizza l’assessore regionale alla Mobilità, Donatella Merra che ha partecipato all’incontro promosso dai sindacati Cgil per discutere di Alta velocità, un tema urgente in ottica del Pnrr. Un progetto che Merra reputa «ambizioso poiché consentirebbe alla Basilicata di andare al di là di quello che è stato il suo sistema infrastrutturale fino ad oggi».


Le soluzioni, fino ad oggi adottate, sono «sicuramente migliorative – sottolinea Merra – ma non consentono di superare il guado come oggi la Basilicata, in realtà, necessiterebbe». «Quindi – continua l’assessore regionale – è una soluzione che va analizzata attentamente, con dei costi importanti, ma si tratta di scegliere: scegliere se investire su questa regione, scegliere se fare attraversare questa regione dai principali corridoi nazionali di trasporto e, quindi, adeguarci a questo sistema », enfatizza Merra.

E per permettere tutto questo, a parere dell’assessore regionale, «serve sicuramente una maggiore fattibilità nel medio e lungo periodo, ma – sottolinea – è una sfida che va affrontata oggi».

Un punto a favore di questa ipotesi potrebbe essere l’Alta velocità, il cui principio «parte dal presupposto che questa non deve, di fatto, necessariamente passare per le linee regionali preesistenti, quindi – spiega Merra – la Salerno-Reggio Calabria rappresenta esattamente questo principio: viaggia su percorsi altri, alternativi, che non sono quelli delle ferrovie regionali».

«Quindi – continua Merra – questa alternativa consente collegamenti diretti che nell’ottica, soprattutto, della nuova ferrovia Ferrandina-Matera, questa è a tutti gli effetti una trasversale che dalla Città dei sassi porta fino all’altra costa, quella tirrenica, che consente movimenti rapidi e veloci, che è quello di cui oggi la Basilicata ha bisogno», conclude l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Merra.

Temi cardine, dunque, sul tavolo: corposi investimenti sulle grandi direttrici che possano garantire Interconnessioni che spoglino questa regione dall’isolamento, collegando il capoluogo non solo dal resto del Paese ma con il Mezzogiorno. È in quest’ottica che vanno viste anche le risorse del Pnrr che destina alla Basilicata 322 milioni di euro per infrastrutture e mobilità.

Gli interventi riguarderanno la riqualificazione funzionale e il miglioramento dell’accessibilità e dell’intermodalità delle stazioni di dimensioni medio grandi con alti volumi di traffico, tra cui Potenza Centrale.

Sono previsti interventi per la diagonale Taranto-Metaponto-Potenza- Battipaglia per un investimento totale di 711 milioni di cui 450 dal Pnrr e 61 milioni dalle risorse del dl Rilancio e 211 milioni dal fabbisogno residuo. Di questi, solo 65 milioni sono per la velocizzazione Potenza-Battipaglia, mentre il restante è destinata alla velocizzazione della Potenza -Metaponto. E poi l’ultimazione della Ferrandina-Matera, prevista nel 2030, dopo il via libera definitivo della Giunta regionale per un costo di 365 milioni di euro di cui 50 provenienti dal Pnrr.

Previsti inoltre 280 milioni di euro per l’elettrificazione e ammodernamento della Potenza-Foggia da completare non prima del 2028. «È evidente che le infrastutture – afferma il segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa – in una regione come la Basilicata sono un elemento centrale e, quindi, utilizzare oggi l’opportunità per fare uscire la regione dal suo isolamento è quanto mai necessario ».

«È di estrema importanza unire le arterie basilari – continua Summa – su cui innervare lo sviluppo di questa regione e credo – continua – sia giunto il tempo che la dirigenza regionale si concentri sulle risorrse messe in campo dal Governo nazionale, bensì pensarreche una parte delle nostrre risorse e delle royalty si dovrebbero investire peerensare concretamente al nostro futuro infrastrutturale».

E a proposito di futuro: «Io credo che il futuro si costruisca – continua Summa – con le idee, il coraggio, la determinazione. Credo meno alla narrazione e alla propaganda: quando si è chiamati a governare bisogna avere la forza e la responsabilità di farlo. Noi – conclude Summa – nella nostra funzione sociale e sindacale, riteniamo che le infrastrutture siano il nervo portante di un territorio e ci batteremo fino alla fine, a partire da questa iniziativa, in cui facciamo il focus, ma la nostra determinazione sarà ferma su questo punto e sarà coerente».

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