L’ULTIMO DEI MOHICANI IN DIFESA DEL GEN
Impatto Zero, l’Au della Sel a Cronache Tv: «Ho una nuova idea di energia»
La questione energetica ma anche la questione politica, scenari di contesto globale e analisi lucana: sono stati questi gli argomenti discussi con Luigi Modrone, amministratore unico della Sel ed esponente di primo piano del partito di Salvini, ospite di una nuova puntata di Impatto Zero, andata in onda su Cronache tv ieri sera.
La giornalista Lucia Serino, ideatrice e conduttrice del programma, è entrata subito in medias res presentando l’ospite con questo servizio: «Luigi Modrone è considerato il fondatore della Lega in Basilicata. È un imprenditore, orogoliosamente aviglianese, con il cuore, e le strategie, politicamente a destra.
Fu lui ad avviare i primi passi del movimento “Noi con Salvini” ed è oggi al vertice di una delle società maggiormente strategiche della Regione Basilicata, la Sel, la società energetica lucana Spa che, secondo le previsioni della legge istitutiva del luglio 2006 è chiamata a “supportare le politiche energetiche regionali, la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica e a favorire un migliore utilizzo delle risorse locali, convenzionali e rinnovabili, operando altresì nei mercati dell’energia elettrica e del gas”». Un ruolo di forte impatto, volendo stare al tema della nostra trasmissione, perché, già centrale negli scenari passati e futuri della Basilicata, lo è ancora di più oggi che l’attualità chiama a scelte di sostenibilità ma anche a rivedere piani forse troppo frettolosi alla luce dei bisogni nazionali determinati dai venti di guerra.
«Sogno una Basilicata energeticamente innovativa e sviluppata su tutte le fonti rinnovabili: il corollario è creare numerose opportunità di lavoro», ha dichiarato il manager, parlando dei nuovi green jobs e degli obiettivi dell’agenda 2030. La partita del gas, il fotovoltaico nelle scale mobili di Potenza, per ora in verità chiuse, e in genere una nuova idea di energia al passo coi tempi sono gli obiettivi che Modrone ha immaginato di mettere in campo, non senza qualche sgambetto abbastanza prevedibile per chi naviga per i mari della politica.
Non gli risparmiano attacchi dall’opposizione, lui assicura che vuole lasciare una traccia in Basilicata e guarda a un modello, il Veneto, del suo compagno di partito Zaia.
E proprio dalle questioni politiche è partita la trasmissione. «Preferisce Zaia o Bardi?», ha chiesto la giornalista, per avviare una discussione sulla crisi regionale lucana, sulla sua evoluzione e sui rapporti all’interno della maggioranza di centrodestra. Modrone ha più volte sottolineato la sua fiducia nei confronti del governatore riconducendo il giudizio ex postea sull’attività amministrativa alla futura volontà popolare.
Pur sottolineando più volte – ad esempio a proposito della situazione contabile finanziaria del comune di Potenza – il peso dell’eredità del passato, Modrone ha ammesso che per onestà bisogna riconoscere anche le isole di efficienza e di buona amministrazione che sono state lasciate dal centrosinistra: «Mi riferisco alla Sel», ha poi specificato «Una società non enorme, solo undici dipendenti e con i conti in ordine.
Qui passo le mie giornate, dal mattino a sera con una piccola pausa pranzo». Sull’emergenza energetica e sul caro bolletta, Modrone ha riconosciuto la necessità di un intervento del governo regionale a favore delle famiglie e delle imprese lucane, specificando poi il perimetro limitato alla pubblica amministrazione della Sel nell’illustrare i progetti in corso, come quella per l’ospedale di Tricarico, il San Carlo e le scale mobili di Santa Lucia.
Infine sulle questioni più genericamente politiche relative all’utilizzo delle risorse energetiche lucane, Modrone ha commentato i rischi di un approccio eccessivamente ideologico al dibattito sul mix delle fonti (rinnovabili e non rinnovabili) e sulla transizione ecologica, approccio in ogni caso da rivedere sulla base degli scenari di crisi internazionale.
Infine, su domanda della giornalista, un riferimento alla compagna, l’assessora alla cultura del comune di Potenza, Stefania D’Ottavio, anche lei della Lega.
«Sì – ha detto –parliamo di politica, è la mia grande vera passione, serve per risolvere i problemi della gente, e io la destra la intendo così. Lasciai Forza Italia quando mi accorsi di un certo consociativismo con il centrosinistra, qui ho trovato gli stimoli per una politica autenticamente popolare». La trasmissione può essere vista su tutti i canali social di Cronache