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«PESANTE EREDITÀ DEL PASSATO»

Bardi a Cronache spiega il motivo della mancata parifica 2018 sulle Comunità montane


L’intervento: il presidente ringrazia il Sostituto procuratore Stolfi per «aver dato atto del buon lavoro fatto sul rientro degli sforamenti»


DI VITO BARDI*


Cari lettori di “Cronache lucane”, ieri la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti – che ringrazio per il ruolo attivo a difesa della legalità – non ha parificato il capitolo del bilancio della Regione Basilicata del 2018 relativo allo sforamento dei tetti di spesa per il personale delle ex Comunità montane.

Si tratta di una pesante eredità del passato, che è stata prima sanzionata dalla Corte Costituzionale e poi ieri dalla Corte dei Conti.

La sentenza numero 247 del 2021 della Corte Costituzionale aveva infatti certificato un gravissimo errore della precedente Giunta, riguardante le assunzioni seguite alla soppressione delle Comunità montane.

Quanto oggi messo nero su bianco dalla Corte dei Conti evidenzia di fatto l’illegittimità di quelle assunzioni, dato che non c’era copertura finanziaria, avendo allora sforato il plafond previsto per il costo del personale.

Le conseguenze di carattere amministrative sono state poi assorbite, grazie a un percorso contabile virtuoso adottato da parte di questa giunta.

In virtù di quanto ho esposto, in questi tre anni la Regione non ha potuto assumere risorse nuove, pur avendone bisogno, e soprattutto non ha potuto mettere in campo tutte le procedure concorsuali per reclutare le figure professionali di cui disperatamente ancora oggi necessita l’Ente.

La nostra Regione, infatti, ha bisogno di profili ben definiti, di know-how oggi mancante, di competenze che oggi non vi sono. Per essere ancora più chiari, dalla precedente giunta è stato sforato il plafond del personale e quindi non abbiamo potuto fare prima i concorsi, non è stato possibile reclutare ulteriori unità di personale, non abbiamo potuto dare nuove opportunità soprattutto ai più giovani.

E le responsabilità sono chiare, sono della precedente giunta e sono state sancite dalla Corte costituzionale e dalla Corte dei Conti. I cittadini devono saperlo, per poter esercitare al meglio il controllo politico, che è un dovere attivo della cittadinanza.

Questa nostra Giunta avrà fatto tanti errori, ma l’eredità che abbiamo ricevuta è stata pesantissima e avrà conseguenze ancora a lungo sulle famiglie lucane. Dobbiamo ricordarlo, per evitare di tornare indietro e di ripetere gli errori del passato.

Con la “stagione dei concorsi” già in essere, e con le ulteriori posizioni che vogliamo aprire, finalmente l’Ente Regione potrà finalmente selezionare le competenze di cui ha davvero bisogno. Questo è il cambiamento.

Voglio infine ringraziare il sostituto procuratore generale presso la Procura regionale della Basilicata della Corte dei Conti, Giulio Stolfi, che ha dato atto “del percorso di rientro della Regione per lo sforamento dei saldi del tetto di spesa”.

È il riconoscimento di un lavoro che stiamo facendo da tre anni e che spero possa essere consolidato attraverso la rapida approvazione del bilancio, che è ormai richiesta a gran voce dalla stragrande maggioranza dei lucani, dalle associazioni di categoria e dei lavoratori. Non possiamo perdere altro tempo.


*PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA


 

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