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ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DI RIMINI DIBATTITO ANCHE SULLE VICENDE LUCANE

UGL, il segretario Capone soddisfatto: « In Basilicata stiamo crescendo tanto e lo facciamo soprattutto in Stellantis»

UGL METALMECCANICI


All’assemblea nazionale Ugl metalmeccanici, in corso a Rimini, iniziata il 21, terminerà oggi, era presente una folta delegazione lucana. Lo stesso segretario generale Ugl, Francesco Paolo Capone ha parlato di Basilicata.

«L’importante è stato ritrovarsi in presenza – spiega Capone – perché bisogna guardarsi negli occhi, parlare e ascoltare soprattutto i lavoratori. Il segreto di Ugl è ascoltare i lavoratori; questa è l’unica formula che permette di avere maggiore consenso, di avere una visione della realtà più vicina alle esigenze vere degli uomini e delle donne che lavorano nelle aziende. Lo facciamo nel convegno che ha organizzato l’Ugl Metalmeccanici, un dibattito che ha focalizzato l’attenzione sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa.

È una nostra proposta che nasce dall’inizio della fondazione della Cisnal nel 1950. Credo che i tempi siano maturi per applicare la partecipazione ai lavoratori alla gestione dell’impresa anche in Italia». Sulla Basilicata, il segretario generale, Paolo Capone, ha aggiunto: «Una regione dove Ugl e Ugl Metalmeccanici stanno crescendo tanto e lo facciamo soprattutto in Stellantis, che invece attraversa una crisi importante». «È una crisi che ci preoccupa tanto – ha rimarcato Capone -, sia per lo stabilimento Stellantis che per l’indotto.

Le prospettive che ci ha rappresentato l’azienda con le nuove 4 macchine elettriche in produzione nel 2024 potrebbero far recuperare il ricorso alla cassa integrazione. Su questo vigileremo e saremo attenti nel chiedere al Governo un’attenzione particolare affinché non si verifichino altre crisi aziendali, sia sulla fabbrica che sull’indotto, e che si realizzano i piani così come sono stati presentati. Servono a far cambiare il mondo della locomozione dal motore termico all’elettrico.

Che questo sia un vantaggio per l’ambiente è indubbio, dobbiamo però riuscire a capire bene come si smaltiscono le batterie utilizzate, cosa che oggi non è proprio chiara, né per portata nè per metodologia». «Inoltre – ha concluso segretario generale Ugl, Francesco Paolo Capone – una macchina elettrica costa più di una macchina con motore a scoppio ma il vantaggio per l’ambiente, se non é raggiunto da tutti quanti i Paesi, è una pia illusione che non porterà beneficio per nessuno».


 

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