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“MAI LUNGA”, LO SPORT “BOCCE” IN BASILICATA

Presso Unitre Muro L. con Angela Laguardia, autrice e Presidente Fib Basilicata, un volume che parte dagli anni ‘40

“Mai Lunga”. Il racconto dello sport delle bocce in Basilicata”, è stato presentato preso l’Unitre di Muro Lucano, con l’autrice ed attuale presidente Fib Basilicata, Angela Laguardia, il giornalista Arturo Scarpaleggia e Domenico Lisanti, presidente della Bocciofila Aurora Murese.

Nel volume, che è frutto di una ricerca condotta negli ultimi anni dall’autrice, si ricostruisce la nascita e lo sviluppo delle bocciofile lucane. Un percorso che parte dagli anni ’40 e arriva fino ai giorni nostri, raccontando fatti e persone che hanno reso popolare questo sport. Il volume è corredato da ampio materiale fotografico e diverse interviste.

Sono enumerati i campi di bocce ancora presenti nei piccoli comuni, a conferma di un patrimonio che non va disperso, ma conosciuto e valorizzato. La più antica testimonianza di un gioco delle bocce risale addirittura al 7000 a.C. in Turchia, dove sono state rinvenute alcune sfere di pietra che mostrano chiaramente segni di rotolamento su un terreno accidentato. Oggetti simili e finemente lavorati, furono ritrovati anche in Egitto, a Roma ed in Grecia. Nel Medioevo si giocava per le strade, sulle piazze, nei castelli. Le bocce affascinarono tutti, nobili e popolani.

«Noi invece spiega la vicepresidente Unitre Milena Nigro sin da bambini siamo stati abituati all’idea che le bocce fossero prettamente un gioco per anziani. Magari insieme ai nostri nonni siamo andati anche a vedere le loro partite o abbiamo passato il tempo in spiaggia con gli amici a giocare. Niente di più sbagliato, le bocce sono uno sport di primissimo livello e, specialmente in Italia, si sta affermando ad alti livelli, con tanti giovani campioni che ottengono buoni risultati nei tornei individuali ed a squadre.

Le bocce nascono in primis più che come sport di agonismo e prestanza fisica, come un modo per aggregare le persone, per migliorare i rapporti personali e permettere di vivere la vita comune con altri appassionati in maniera leggera e divertente. Come detto non ci sarà sforzo atletico nelle bocce ma di certo c’è agonismo, passione, impegno psicologico. Attualmente è uno sport praticato da tutti indistintamente dall’età, anche se –a detta dell’autrice– in Basilicata si riscontrano difficoltà ad avvicinare i giovanissimi a questa disciplina».

Per quanto riguarda Muro Lucano, dove è stato presentato il libro:

«durante il terremoto del 1980 la Provincia di Reggio Emilia si prodigò per portare qui i soccorsi e fu grazie ad una tensostruttura da loro donata e non immediatamente utilizzata, che fu possibile far ripartire il gioco delle bocce a Muro Lucano. La struttura fu montata in contrada Pascone dove oggi sorge l’attuale bocciodromo in muratura. L’impianto fu poi inaugurato nel 1982 e completato nel 1989 con una delle gare che diventò poi un appuntamento fisso di questa bocciofila, la Coppa Aurora Murese, fondata nel 1973 dal maestro Alfredo Nardiello. Ogni anno, si torna in campo, in occasione della festa patronale dedicata a San Gerardo Majella. Questa comunità -conclude Nigro- ha davvero molto da tramandare e trasferire alle nuove generazioni. Ora il presidente, Domenico Lisanti e tutto il gruppo di appassionati giocatori, porta avanti questo sport».

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