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«AL CDX MANCA STRATEGIA E VISIONE»

Impatto Zero, a Cronache Tv il deputato De Filippo su Regione, Governo e futuro Pd


Potrebbe essere una Basilicata “quasi” perfetta, parafrasando il film di Massimo Gaudioso ambientato tra Castelmezzano e Pietrapertosa.

La parte che manca al tutto, vista da una prospettiva politica, è tanta, dice Vito de Filippo, parlamentare Pd ed ex presidente della Regione Basilicata. «Non vedo azioni memorabili, non c’è visione», commenta a proposito della Giunta del generale Bardi. Su argomenti strategici, la sanità e l’automotive con la questione Stellantis, ad esempio.

Ma quel “quasi” può condurre anche alla teoria della “quasità” del compianto sociologo Franco Cassano, ad indicare la condizione delle comunità del Sud, certamente per anni anche della Basilicata, a rappresentarsi in relazione a qualcos’altro – in genere più affermato e conosciuto – di cui si è “quasi” uguali. Un limite da cui liberarsi. Un difetto di rappresentanza autonoma.

La verità è che oggi, con i venti di guerra e il rumore dei carri armati è difficile concentrarsi sul futuro delle nostre comunità quando il presente attorno a noi corre veloce tra morte e distruzione. La ripresa sperata è da rivedere al ribasso, la Svimez lancia l’allarme quota 40 per cento al Sud per l’inadeguatezza delle amministrazioni locali. De Filippo è stato ospite della trasmissione “Impatto zero”, a un anno dall’edizione precedente.

È cambiato tanto in un anno – ha commentato il parlamentare – la pandemia non è scomparsa, anche se si va endemizzando come dicono gli esperti e il suono sinistro dei carrarmati mette i crisi la coscienza dei pacifisti. De Filippo è stato molto netto sulla condivisione della linea Letta e del Pd sull’aiuto alla resistenza ucraina, ma anche le altre posizioni politiche del segretario Dem sono sue, come quella sul campo largo e le possibili future alleanze con i 5 stelle, nonostante non poche perplessità sulle scelte (e le uscite) politiche dell’ex premier Conte.

Sulla Basilicata del governatore Bardi De Filippo è stato, anche se con garbo istituzionale, senza appello, soprattutto sull’insistenza del generale a sottolineare le responsabilità del passato: «Non si è capito quando arriva il momento delle responsabilità di chi governa adesso». Responsabilità di non poco conto, considerato che oggi, rispetto a chi ha governato in passato, ci sono le risorse del Pnrr. «Prendiamo la sanità – ha detto De Filippo, rispondendo a una domanda di Lucia Serino – chi ha governato prima ha dovuto fare i conti con parole come la spendingreview, blocco delle assunzioni, tetti delle prestazioni, tagli.

Oggi ci sono le risorse, quindi non ci sono attenuanti. Ma ho la sensazione che manchi un piano, non lo avverto solo io che sono di parte politica contrapposta, lo avverte la società lucana».

Le questioni interne del Pd, il ricambio generazionale, Matera 2019 e il suo futuro gli altri temi affrontati. Con uno sguardo a qualche cosa della sua presidenza lasciata abbandonata, come la città della pace. «Quella di Scanzano sì, ma quella di Sant’Arcangelo no», ha sottolineato. La sua città, dove gira e rigira, «ritornerà, nel vicolo dove sono nato».


 

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