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PER I SUOI AMICI C’È SPERANZA

Coviello da collaboratore tecnico Arpab a Direttore dell’Ufficio studi del Ministero della Salute


Stipendio da centinaia di migliaia di € anche per l’ex sindaco Anatrone piazzato al controllo del Pnrr


In Italia, l’etica politica si interpreta per gli amici mentre la sua versione rigorosa trova ortodossa applicazione soltanto per i nemici: il caso del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che sembra aver trovato il suo metodo per, principalmente, sistemare i “trombati” ed aiutare gli amici.

Il sorridere verrebbe naturale al solo pensare che la compagine di cui Speranza è segretario nazionale, già nel nome racchiude la principale negazione: Articolo 1.

Un bell’appellativo per un partito che richiamando la sovranità popolare come da Costituzione italiana, nei fatti non ha mancato di tradirla in pieno e nell’immediato poichè in Parlamento, i vessilliferi di Speranza, furono pesantemente bocciati, listini bloccati permettendo, dal corpo elettorale italiano alle politiche del 2018. Il ripescaggio del proporzionale, convenientemente intervenne.

Ad ogni modo, poco importa come la truppa del fu “Liberi e uguali”, sempre in Italia sono possibili le scissioni anche degli zero virgola, sia entrata in Parlamento, ciò che interessa è come una inesistente, ed anche ininfluente, fazione politica sia riuscita a muoversi come una lobby di potere pur non avendolo. Speranza di Articolo 1 del progetto tramontato deve aver conservato quell’uguali: lui come gli altri, dedito alla coltivazione di filiere.

Per i due conterranei ed amici, si conobbero al Liceo, Roberto Speranza e Stefano Lorusso, il settembre 2019 ha rappresentato il mese con ogni probabilità più fortunato delle loro vite.

Mai così in alto, il primo nominato Ministro e il secondo per la prima volta dopo aver navigato per anni nel sottobosco del Dipartimento regionale lucano della Sanità per poi fare il direttore amministrativo a Sassari, scelto come dell’Azienda sanitaria locale di Frosinone. In verità, incarico lampo poichè dopo neanche 365, ovvero nel giugno del 2020, dall’amico potentino Speranza il biglietto per Roma: Capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute.

Si può legittimamente dubitare del fatto che il Ministro Speranza personalmente non sia a conoscenza del fatto che nella Pubblica amministrazione nessun incarico può mai essere totalmente fiduciario.

Per scommettere al gioco del potere, non è detto che bisogna conoscere le regole. Un anno dopo, a chi in vita sua ha fatto il Dg per neanche 1 anno solare completo, al Ministero l’ulteriore salto di qualità: dal novembre scorso, Lorusso è il Direttore generale dell’Unità di missione per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Ritenere che chi non ha mai visto certe cifre a sei zeri possa presiedere, tra le altre cose, alla vigilanza sulla regolarità delle procedure e delle spese del Pnrr di competenza del Ministero della Salute al fine di prevenire e sanzionare le irregolarità e gli indebiti utilizzi delle risorse, consente di recuperare quel liberi, di fantasticare, che era rimasto spaiato dopo la già acquisizione dell’uguali.

Magari ce la farà, o forse no. Si vedrà. Nella Capitale, la sede ministeriale centrale di viale Giorgio Ribotta, ne riserva di sorprese. Percorrendo l’asse Basilicata- Speranza (di) Salute, ad ogni tappa, un evento inaspettato.

BINGO ANATRONE

La prima, è immediatamente successiva, sarebbe più corretto collocarla sotto, a quella Lorusso: Antonio Anatrone.

L’Unità di missione per l’attuazione degli interventi del Pnrr, conta 3 Uffici ed di uno di questi, precisamente quello “Rendicontazione e Controllo”, il direttore è proprio Anatrone.

Per lui, il bengodi di oltre 100mila euro annui. Per cui nei punti strategici del Pnrr di competenza del ministero della Salute, Speranza ha piazzato l’amico di Potenza e il lucano “marinaio” navigato degli Enti che in una delle sue ultime avventure, non è riuscito ad attraccare all’Eipli come Direttore generale. Per il già sindaco di Acerenza, protagonista anche del naufragato progetto “Borgo Albergo”, vedere condanna della Corte dei Conti, il ripescaggio è stato rapidissimo. Come da curriculum vitae acquisito al Ministero, il “limbo” non è durato neanche 2 settimane: dal 31 dicembre del 2021 al 10 gennaio gennaio scorso.

Tanto ha impiegato Anatrone per arrivare a Roma partendo da Potenza e più precisamente da corso Umberto I, ovvero dall’Autorità interregionale di Bacino della Basilicata, dove ha sostato per anni e anni.

Certa contiguità politica appare al pari del segreto di Pulcinella se si pensa, per fare uno degli esempi più calzanti nel caso Speranza, che Anatrone sostenne apertamente Pierluigi Bersani alle primarie del centrosinistra del 2012.

In ogni caso, dopo i 10 giorni da “disoccupato”, per Anatrone l’impegno triennale: sulla carta quando Speranza avrà lasciato il Ministero, lui sarà ancora lì dato che il suo incarico è fino al 9 gennaio del 2025.

ALLA CORTE DI SPERANZA UN POSTO ANCHE PER BELLITTI

Del resto anche l’allora segretario provinciale di Matera del Pd, Pasquale Bellitti, anche lui schierato pro Bersani, ha avuto la sua “ricompensa” l’anno scorso, a 36mila euro, poichè chiamato da Speranza al suo Ufficio di Gabinetto, in qualità di consulente esterno. È stato l’esperto del Ministro in materia di salute con particolare riferimento all’endocrinologia.

COVIELLO, LA “MERITOCRAZIA” DI ROBERTO

Altra vicenda lucana, quella relativa all’incarico di livello non generale di Fascia C assegnato ad Antonio Coviello che soltanto nel 2021, all’ombra di Speranza, ha guadagnato, senza l’aggiunta del 20% della retribuzione di risultato, oltre 70mila euro. Stando alla legge, il Ministero della Salute ha pescato Coviello, tra le altre cose, perchè persona di particolare e comprovata qualificazione professionale, «non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione».

Alla Direzione generale della programmazione, il suo incarico di studio e consulenza, iniziato nel gennaio dell’anno scorso, si protrarrà fino al gennaio del 2024. Per il resto, prima dell’approdo nella Capitale, per il semplice dipendente Arpab con qualifica non dirigenziale, spiccano i vari comandi come quello in Regione alla Sanità dove dovrebbe aver incrociato Lorusso.

C’è anche il comando biennale, 2013-2015, qui invece l’incrocio è con Anatrone, presso l’Autorità di Bacino della Basilicata. Poi dal luglio del 2020, la carriera romana iniziata con la nomina di rappresentante del Ministero della Salute in seno al Comitato Nazionale Ecolabel-Ecoaudit, sezione Emas e terminato, ma non temporalmente, con l’arrivo a Direttore dell’ufficio Studio e consulenza presso la Direzione generale della Programmazione sanitaria del Dicastero retto da Speranza.

Tutto ciò, è solo una rappresentazione ancora parziale della lista dei meravigliosi incarichi romani sotto l’egida del Ministro potentino. Altri ancora ce ne sono con diramazioni che toccano vari livelli: gli amici degli amici di Articolo 1 e affini.


 

Ferdinando Moliterni

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