TELEMEDICINA E PNRR, BASILICATA “READY TO GO”
Matera, il Direttore generale dell’Asp ha illustrato normativa e finanziamenti previsti per il wound care
L’agenda digitale del wound care. Questo è il tema guida del convegno medico in svolgimento a Matera, che si incentra particolarmente sulla telemedicina, uno strumento d’avanguardia che potrebbe rappresentare oggi l’unica concreta speranza per la gestione futura delle patologie croniche del wound care
Il termine Wound care è una branca della vulnologia ed è un tipo di assistenza data ai pazienti con lesioni cutanee anche di entità grave. Il wound care si occupa dunque di prevenzione educazione e ricerca e coinvolge tutte le figure professionali medici infermieri oss e via discorrendo. Il convegno in svolgimento a Matera ha proprio l’obiettivo di mettere in rete tutte le professionalità del wound care ponendo appunto una lente d’ingrandimento sulle attuali criticità e sulle innovazioni
E in prima linea tra le innovazioni c’è proprio la telemedicina che più in generale è pensata come risoluzione delle varie criticità anche perché la tecnologia e il supporto finalmente affidabile e anche la legislazione in merito ha fatto chiarezza sul ruolo della telemedicina attribuendole tra l’altro finanziamenti mirati. E proprio in riferimento ai presupposti normativi sottesi al wound care e ai finanziamenti mirati previsti in Basilicata abbiamo intervistato il prof. Giampaolo Stoppazzolo Direttore Generele dell’ Azienzda sanitaria provinciale di Potenza che ha illustrato i tre decreti che saranno discussi Conferenza Stato regione: -Il decreto ministeriale 71 che va a ridefinire tutta l’assistenza territoriale con la nascita delle case della comunità dell’ospedale comunità e delle cotte e per la Regione Basilicata per tutto questo ci saranno 37 milioni di euro poi ci sono le linee guida del fascicolo sanitario elettronico la base su cui arrivano tutti i dati del nostro servizio sanitario nazionale e per la nostra regione ci saranno altri 8 milioni di euro e ultimo ma non ultimo il decreto sulle linee guida per i servizi digitali di assistenza domiciliare cosa significa per l’attivazione della telemedicina, del teleconsulto e del telecontrollo e anche per questo ci saranno 8 milioni di euro potremmo monitorare dei pazienti al loro domicilio i pazienti con malattie croniche-
Abbiamo poi chiesto al Direttore Generale Asp Stoppazzolo se l’applicazione della telemedicina all’home care cioè alle cure domiciliari si presenta davvero efficace. – Certamente sì, ha detto Stoppazzolo, perché fa parte della grande famiglia generica della teleassistenza dove ci mettiamo dentro tutte le patologie in questo caso è importante avere l’immagine è la regione che io vado a curare quindi anche se non c’è la presenza fisica del medico ma c’è un luogo di esperienza da remoto che dà l’indicazione all’infermiere che segue domiciliarmente la medicazione, questo permette di facilitare la risoluzione e a volte quando possibile la guarigione delle lesioni-
In conclusione non poteva mancare la richiesta al DG Stoppazzolo di fare una valutazione complessiva sulla situazione in Basilicata. – Diciamo che in Basilicata, ha detto il Dg Asp, abbiamo una situazione Ready to go nel senso che la situazione dei sistemi informativi Regione Basilicata è buona, come fascicolo sanitario elettronico siamo una delle tre regioni italiane insieme alla Campania e Piemonte che sta facendo il crash test per vedere l’alimentazione del fascicolo e siamo fra i primi in Italia come percentuale di alimentazione fascicolo sanitario elettronico e in più c’è uno degli applicativi di telemedicina, il telemonitoraggio già pronti e che potranno essere ulteriormente implementati con i finanziamenti che ci arriveranno e ora si tratta di cominciare ad utilizzarli non solo come test, come sperimentazione ma come servizio vero e proprio-