FESTA DEL LAVORO, COSÌ NE PARLANO I CITTADINI
Matera, il 133esimo anniversario della ricorrenza nazionale per alcuni è stato un giorno come tutti gli altri
È la festa del lavoro, una giornata di riflessione dunque e di riposo per riportare ancor più l’attenzione sul diritto al lavoro e tutte le sue importanti implicazioni costituzionali, pratiche e soprattutto umane.
Non tutti però a Matera hanno potuto riposarsi nella giornata del primo maggio, infatti c’è stato anche chi con grande dedizione e spirito di sacrificio ha lavorato regolarmente come in qualunque altro giorno.
Cronache TV per ricordare il 133esimo anniversario della festa del lavoro ha dedicato attenzione proprio a coloro che in questo giorno hanno dovuto comunque svolgere le loro consuete attività lavorative.
Ma non ci siamo fermati qua, e per dare alla ricorrenza un connotato ancora maggiore, abbiamo intervistato alcuni cittadini materani per scoprire che significato abbia per loro il Primo Maggio. Nicola un ultra ottantenne trasportatore materano in pensione ci ha detto: -Tanti anni fa la Festa del lavoro era ricca di gente e bandiere, oggi invece niente-
Quanto poi alla mancanza di lavoro, questo certamente è per Nicola un problema attuale, ma talvolta, – Sono proprio le persone che non vogliono lavorare- ha commentato Nicola
Dalle generazioni ormai trascorse siamo poi passati alle nuove e ci siamo imbattuti in Antonio uno sveglissimo tredicenne che gestisce insieme alla famiglia una bancarella di frutta secca e specialità gastronomiche lucane e pugliesi. Antonio è poco più di un ragazzino, ma dalle sue parole traspare una grande maturità e una concezione del lavoro che gli fa davvero onore. Per Antonio la Festa del 1 maggio è una -Ricorrenza che festeggia chi lavora dalla mattina alla sera- Anche Antonio lavora duramente e fa tanti sacrifici perché gli piace stare a contatto con le gente e lavorare dignitosamente. -Come trascorrerai il 1 maggio? – abbiamo chiesto ad Antonio,
-Dovrò lavorare- ci ha risposto sorridendo.
