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ADDIO RON GALELLA, IL RE DEI “PAPARAZZI”

Padre originario di Muro Lucano; I suoi scatti hanno fatto la storia e sono esposti in tutto il mondo e al Museo di Muro

Con grande dolore è stata annunciata la scomparsa del celebre fotografo internazionale Ron Galella, nelle cui vene scorreva sangue lucano.
Spentosi  “serenamente nel sonno sabato mattina nella sua casa nel New Jersey. Aveva 91 anni.
Fino alle sue ultime ore di vita, ha fatto ciò che più amava nella vita, condividendo il suo lavoro.
Nato a New York da una famiglia di origini italiane: suo padre Vincenzo, ebanista, era nativo di Muro Lucano; sua madre, statunitense, era figlia di immigrati provenienti da Benevento.
 La passione per la fotografia nasce in lui durante il servizio militare, conseguendo la laurea in fotogiornalismo. Dopo gli studi inizia a fotografare personaggi famosi durante le première cinematografiche e vende le proprie foto a tabloid statunitensi.
Galella diventa ben presto noto per il suo approccio fotografico, ritraendo personalità illustri al di fuori dei riflettori, rischiando persino la sua incolumità. Con il suo innovativo modo di immortalare i divi di Holliwood, fu coniato il termine paparazzo, ancora oggi usato per definire questa categoria di fotografi.
In 40 anni di una carriera  senza precedenti, ha accumulato il più grande archivio al mondo da un’unica fonte dedicata alla cultura popolare, scattando più di 3.000.000 di fotografie ritraenti personaggi dello star system. Per questo è stato definito “voce narrante” di oltre mezzo secolo di storia del costume occidentale.
«Non ho mai guardato nell’obiettivo –dichiarerà– Ho sempre scattato fissando la mia preda. A raffica, come un pazzo per riuscire a catturare la normalità, una smorfia spontanea, un gesto che smonta la presunta perfezione della loro immagine prefabbricata».
Le sue fotografie vengono acquistate ed inserite su testate giornalistiche come TimeVogueVanity FairPeopleRolling StoneThe New York TimesLife ed esibite nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo. Una sezione del Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano è dedicata ai suoi celeberrimi scatti, tra personaggi di fama nazionale e mondiale.
Oltre all’attività di paparazzo, è stato anche autore di diversi libri.
Nell’aprile del 1979 Galella ha sposato Betty Burke, e con lei iniziò ad aggiungere fotografi al suo staff: l’agenzia fotografica ampliò notevolmente la propria portata nella copertura delle celebrità.

Nel 1992 la coppia si trasferì dal loro quartier generale al New Jersey, dove attualmente risiedeva.

Andy Warhol definì Galella il suo “fotografo preferito”. Avevamo la “stessa malattia sociale”, commentò Ron, parlando del loro interesse compulsivo per le celebrità.

Nel 2009 il comune di Muro Lucano gli ha conferito la cittadinanza onoraria e fu proclamato lucano insigne nel 2010.

Tornò in Europa per partecipare al Festival del Cinema di Londra dove venne proiettato il film “Smash his camera” che racconta la storia della sua vita e ad ottobre dello stesso anno raggiunse Muro Lucano, luogo di nascita del padre Vincenzo, per apporre un bassorilievo che li raffigura insieme, sulla facciata della casa natale in piazza Matteotti.

Nell’agosto 2019 il nipote venne a Muro a ripercorrere le orme della famiglia di Ron. Un legame che lo stesso artista non aveva mai intimamente spezzato.
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