AL VIA L’“OPERAZIONE CESTINI”, MA LE PERIFERIE SI SENTONO ABBANDONATE
Sul provvedimento comunale di igiene pubblica alcuni “pro” e tanti “contro”
MATERA. «Da troppi anni i cestini rifiuti in città erano messi davvero male, stiamo sostituendo quelli rovinati e quelli verdi con nuovi cestini moderni, anche nelle periferie fino a esaurimento ordinativi».
Questa la notizia comunicata ieri sui social dal Sindaco Bennardi e facente seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini e turisti che già da tempo avevano segnalato la penuria di cestelli urbani per le minute immondizie.
Bennardi inoltre, ha fatto sapere di aver pensato anche alle esigenze degli amici a quattro zampe: «Sono stati acquistati – ha infatti aggiunto il Sindaco – anche alcuni cestini per la raccolta delle deiezioni canine, più onerosi ma ancora molto carenti in città». L’amministrazione comunale, inoltre, ha aggiunto che «Se questo lavoro viene fatto ogni quinquennio, almeno si evitano grandi investimenti in un solo momento, le risorse purtroppo non sono mai illimitate».
Nel ricordare che «In questi cestini non possono essere conferite buste di immondizia, ma rifiuti di dimensioni ridotte», il Sindaco ha invitato a «Fare la differenziata e in generale a fare “la differenza” tra cittadini civili e incivili».
Tra i primi commenti al provvedimento ecologico di Bennardi, c’è stato quello di Antonio Esposito, il segretario regionale giovanile di Italia Viva, che ha detto: «Non c’è nulla di straordinario in questo post, Sindaco. Semplice e banale attività ordinaria. È il minimo».
Va certamente detto che vi sono stati anche cittadini che si sono complimentati con il Sindaco per l’iniziativa, ma molti dei commenti hanno ripetutamente richiamato l’attenzione del primo cittadino sulla situazione di igiene urbana nelle periferie e nei borghi e della città. «Perché – ha detto l’internauta Gabriele Martulli – sempre e solo la città e i borghi vengono esclusi?».
E a proposito di Borghi, un’altra follower, Rosanna Gagliardi ha detto: «Noi abitanti del Borgo la Martella, da oltre 40 anni non abbiamo neppure gli spazzini, figuriamoci i cestini la fine che farebbero!».
Richieste di immediata istallazione di cestelli sono poi arrivate dai residenti di via Volta, dal rione Agna, dalla zona di piazza degli Olmi e borgo Venusio. Ma chi maggiormente ha avuto da ridire sul post di Bennardi è stato il leader di Cittadini Controvento, Gianni Schiuma.
Quest’ultimo, dopo aver precisato che «Il post (in causa) mi è stato inoltrato, visto che il nostro democratico sindaco blocca, sui social, chi non è d’accordo con lui», ha aggiunto: «Qui si trasformano le cose normali da fare in qualcosa di straordinario». Ciò che però Schiuma più ha contestato all’amministrazione non è tanto la singola “operazione cestini”, ma l’intero modus operandi del Sindaco che, a detta di Schiuma, «Parla di trasparenza e poi fa tutto chiuso in una stanzetta al sesto piano del comune. Parla di condivisione e poi decide in tre o quattro persone».
Quello che invece Schiuma si sarebbe aspettato dall’amministrazione è che «Aiutasse cittadini e imprese deliberando sconti e aiuti economici per il proprio territorio, invece di spendere e spandere per salvare l’immagine e non preoccupandosi della sostanza ».