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CASTELMEZZANO: PARTE LA 16ESIMA EDIZIONE DE “IL VOLO DELL’ANGELO”

Il sindaco Nicola Valluzzi: «Abbiamo reso visibile la Basilicata nel sistema planetario del turismo»


Dal Primo Maggio a Castelmezzano è partita la 16ª stagione del volo dell’angelo. «Ritorniamo ad una agognata normalità – spiega il sindaco, Nicola Valluzzi – perché riavviamo gli impianti con cinque aperture straordinarie avvenute il Primo Maggio.

Poi giugno, luglio, agosto, settembre e fino al 6 novembre come di rito ormai nel panorama turistico della Basilicata. Per certi versi il volo dell’angelo è stato un apripista, un modello di promozione e di amplificazione della comunicazione di un territorio attraverso una esperienza emozionale. Il volo del resto è il sogno più antico dell’uomo. Quando siamo partiti fu un’avventura in solitaria.

Allora in molti non credevano che questo filo avrebbe potuto cambiare il destino di due comunità, di un territorio e di costituire il punto di inizio anche di un nuovo modo di fare turismo».

Tanta strada è stata fatta. «Abbiamo reso visibile la Basilicata – aggiunge Valluzzi – nel sistema planetario del turismo. In realtà il volo dell’angelo già esisteva in due Paesi ma nessuno collegava due comunità, nessuno che sorvolava un paesaggio incastonato nella pietra e nessuno che aveva questa grande suggestione di legare ad un filo il destino di due comunità che nella storia, come accade nei campanili, erano stati un poco avversi».

Tutto nacque così: «ricordo perfettamente quel giorno – conferma il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi – come accade sempre per le cose importanti della vita di ciascuno di noi e nel caso specifico di una comunità. Tutto comincia da un racconto e dalla curiosità di andare a vedere quel racconto di un architetto francese che per altro era stato portato in Basilicata per realizzare le scenografie di Grancia, il primo grande evento che fu fatto da PAL, comunità montana, Gianfranco Perri.

Da questo racconto siamo andati a vederlo, ci siamo innamorati dell’idea e in realtà fin dal primo momento abbiamo capito che il valore aggiunto di questo impianto sarebbe stato il collegamento aereo di due comunità». Tutto è pronto per la nuova stagione. «Siamo pronti a ricevere tanti visitatori – conclude Valluzzi – del resto abbiamo già avuto un primo assaggio durante le festività pasquali e poi il ponte del 25 aprile.

Da maggio inizia in maniera sistematica il flusso turistico verso le Dolomiti lucane. Siamo pronti con altre sorprese. A giugno ci sarà la nuova rappresentazione dello spettacolo multimediale notturno “La grande madre” proiettato sul fronte di ingresso del fortilizio normanno, sulla roccia. Luci, suoni ed il racconto di mille anni. Ci sono inoltre nuove strutture ricettive e di ristorazione che si aprono.

Oramai siamo arrivati ad una capacità ricettiva che sfiora il 50% dei nostri abitanti ed è in arrivo la slittovia. È un nuovo attrattore che vuole ripercorrere il solco del volo dell’angelo, delle vie ferrate, della passeggiata letteraria.

È un attrattore anche questo con una innovazione. Certo esistono già slittovie in Italia, prevalentemente realizzate nel nord Italia per destagionalizzare il turismo sciistico, ma per la prima volta questo monorotaia collegherà la montagna del Paschiere al borgo antico. Anche qui il motivo dominante sarà il collegamento della montagna con il Paese.

Ottocento metri di discesa con moto inerziale, 365 di risalita con motore elettrico, una galleria di 36 metri e l’attraversamento di un paesaggio straordinario. Vi aspettiamo in tanti».


 

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