CONTINUA IL SOCCORSO ROSSO PER GUARENTE
Telesca sbotta: «Giuzio non doveva rimanere in Consiglio e mantenere il numero legale»
POTENZA. L’ultimo Consiglio comunale di Potenza è terminato con la condanna dell’Assise alla “guerra di aggressione del Governo della Russia all’Ucraina che impone di rispondere con la dovuta solidarietà e con il sostegno concreto a chi resiste a difesa della propria terra contro un’invasione militare” e impegnando il sindaco e la Giunta ad “adottare” un comune dell’Ucraina. Un gesto nobile e condivisibile se non fosse per il fatto che è stato approvato un ordine del giorno proposto dai consiglieri di centro sinistra assenti al momento della discussione.
Uno stravolgimento delle regole della massima istituzione cittadina che lascia esterrefatti i componenti del centro sinistra. Vincenzo Telesca, Angela Blasi, Roberto Falotico insieme agli esponenti presenti di Basilicata Possibile e Movimento 5 Stelle hanno abbandonato l’aula al momento di discutere la modifica della Taric questo perchè «i documenti e gli atti relativi all’argomento di discussione sono arrivati in ritardo non permettendo alle minoranze di leggerli e studiarli per tempo» ha affermato il consigliere di centrosinistra Vincenzo Telesca contattato telefonicamente.
«Per questo motivo, le opposizioni hanno scelto di abbandonare l’aula in segno di protesta » ha sottolineato Telesca. Dopo l’approvazione della modifica della tariffa sui rifiuti, anziché sciogliere la seduta, il consigliere Michele Napoli ha chiesto di poter presentare comunque l’ordine del giorno che condanna la guerra in Ucraina anche se i proponenti non erano presenti in aula.
L’argomento è talmente delicato e di interesse generale che si decide di sospendere la seduta per 15 minuti in modo da dare la possibilità ai consiglieri di centro sinistra che avevano proposto l’argomento di rientrare in Aula. Una richiesta di “rientrare” in Aula che Telesca e il resto dell’opposizione di centrosinistra sostengono di non aver mai ricevuto: «Nessuno ci ha avvisati, altrimenti saremmo andati in aula e avremmo discusso il nostro ordine del giorno ».
A rientrare al momento della pausa è però l’esponente di Basilicata Possibile, Francesco Giuzio che con la sua presenza decide di appoggiare per l’ennesima volta, in modo più o meno consapevole, la maggioranza.
Giuzio era infatti il diciassettesimo consigliere in aula, numero minimo per garantire il numero legale. «Ancora una volta, la sua permanenza in aula ha garantito il numero legale alla maggioranza e votando a favore di un ordine del giorno proposto da noi ma presentato e discusso da altri, ha fatto in modo che lo stesso fosse approvato. – continua Telesca – Un comportamento questo non consono sia da parte della maggioranza che in nostra assenza mutua questo nostro atto e lo approva e sia da parte di Giuzio che ha fatto da stampella a Guarente. È intervenuto affermando che non era il caso di procedere alla votazione di un ordine del giorno proposto da altri.
Fatta la dichiarazione avrebbe dovuto abbandonare l’aula e invece resta e tutto prosegue come se nulla fosse e un esponente dell’opposizione non dovrebbe comportarsi in modo così ambiguo».
E sulla questione i consiglieri Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Angela Fuggetta e Vincenzo Telesca hanno sottolineato: «Noi crediamo che mai sia stato raggiunto un punto più basso nella storia amministrativa della Città di Potenza. Una giunta che tira a campare con il sostegno di qualche “amico mascherato”, il quale fa finta di fare opposizione ma che, al momento opportuno, è sempre pronto a lanciare una ciambella di salvataggio agli amici Leghisti. Un Sindaco ed una maggioranza che hanno commesso una scorrettezza Istituzionale che segna un precedente pericoloso: il Consiglio Comunale della città di Potenza è ostaggio di una destra che non conosce i regolamenti della prassi consiliare e del bon ton politico.
Guarente ed i suoi non sono adatti a governare, vadano a casa. Per il bene di tutti».