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AVIGLIANO, IN CONSIGLIO COMUNALE APPRODA IL NEOLOGISMO «PEZZENTE INTELLETTUALE»

La definizione del sindaco Mecca ha lasciato interdetti i consiglieri di opposizione: «L’arroganza non fa evolvere la comunità, il confronto sì»


AVIGLIANO. L’interrogazione sui lavori di riqualificazione della Villa comunale di Avigliano della consigliera di opposizione Antonietta Lucia ha creato “scompiglio” durante l’ultimo Consiglio comunale e indignazione da parte dei consiglieri Angelo Summa, Vitina Clips e Antonietta Lucia dei gruppi di opposizione “Per Avigliano 2025” e “Uniti per Avigliano” per i toni e le parole utilizzate dal sindaco Giuseppe Mecca.

L’intervento prevede oltre a una riqualificazione estetica della villa comunale anche la sistemazione degli impianti idrici e di illuminazione per un totale di 180 mila euro suddivisi in 4 annualità a valere su un fondo destinato alle infrastrutture sociali. Il progetto non è stato condiviso con le opposizioni e prevede la costruzione di una recinzione che sembrerebbe essere pericolosa.

Il sindaco Mecca però anziché rispondere direttamente all’interrogazione, decide di condividere con il resto dell’Assise una sua considerazione: «Nel mettere insieme un po’ i concetti, ho qualificato una categoria sociale ben specifica, quella dei “pezzenti” intellettuali. I “pezzenti” da vocabolario sono dei mendicanti, sono degli accattoni.

Ovviamente, non mi riferisco alla consigliera Lucia, non mi permetterei mai, ma ho provato anche a qualificare il “pezzente” intellettuale come colui che, non potendosi basare sul frutto del proprio intelletto o della propria azione, ricerca nell’opera altrui, anche se di evidente pregio e anche se oggettivamente di valore, il difetto, l’imperfezione, la piccola anomalia, vivendo come un parassita ed evidenziando nelle azioni degli altri le cose che non vanno bene con lo scopo di confutarne o comunque di non riconoscerne i meriti oggettivi.

Questo è un neologismo». Dopo la spiegazione dotta, il sindaco punta il dito sull’operato della consigliera di opposizione Lucia. Tenenendo a specificare però che la consigliera Lucia «non fa parte di questa categoria, in quanto questa categoria è composta da chi, non facendo, esprime un giudizio. Lei invece non può fare parte di questa categoria, perché lei ha governato, quindi lei ha fatto e quando ha fatto, purtroppo ha fatto anche molto male.

Se guardiamo gli ultimi lavori importanti di riqualificazione della villa comunale, parliamo del 2005-2006 più o meno, quando l’allora Amministrazione di cui lei faceva parte in maggioranza decise in modo scellerato, mettendo in campo, secondo me, il più grave atto di vilipendio nei confronti dei Caduti, di cancellare, di abolire il viale che porta al Monumento dei Caduti eretto per glorificare e onorare il sacrificio di 342 ragazzi».

Un intervento forte che non è passato inosservato ai consiglieri di opposizione che si dicono inorriditi tanto che la consigliera Antonietta Lucia ha deciso di rivolgersi al Prefetto. Vitina Claps a tal proposito ha replicato: «Mi duole sentire tutto quello che ho sentito, avrei preferito non ascoltarla quella risposta.

Se la collega parla di valori, di intitolazioni della villa, rispondere con una definizione presa dal Garzanti di “pezzente intellettuale”, che con tutta la buona fede, io l’accezione troppo positiva di quest’accostamento non riesco proprio ad intravederla, mi sembra un po’ offensivo. Le dinamiche della democrazia, della politica, ma ancor prima le dinamiche umane devono tener conto sempre del rispetto degli altri.

Il sindaco Mecca dice che si auspica collaborazione ma in Aula ha dimostrato l’esatto contrario, perché la collega Lucia Antonietta ha fatto semplicemente una interrogazione e io non vedo perché il sindaco debba rispondere in questi toni, usando questi termini e con quest’atto di assoluta supremazia». Anche il capogruppo di “Per Avigliano 2025”, Angelo Summa ha sottolineato la caduta di stile del sindaco Mecca nell’utilizzare la definizione “pezzente intellettuale “: «Sono un po’ dispiaciuto. Da un punto di vista umano non mi è piaciuto, è stato abbastanza indelicato nei confronti della collega nell’utilizzo di alcuni termini e nella definizione di “pezzenti intellettuale”. È stata una caduta di stile.

Non esiste solo il rispetto personale ma anche quello istituzionale che dovrebbe esserci sempre». Una brutta pagina di politica locale, una offesa che come hanno sottolineato i consiglieri «non riguarda solo le opposizioni ma tutti gli Aviglianesi. Un Sindaco deve sempre avere rispetto oltre che delle rappresentanze politiche anche e soprattutto dei cittadini che possono criticare l’operato di un’amministrazione.

La mancanza di confronto rappresenta spesso la cifra di chi pensa di poter fare tutto da solo, inaugurando metodi di che mai sono appartenuti alla comunità aviglianese. L’arroganza non fa evolvere una comunità, il confronto e la democrazia sì».


 

Rosamaria Mollica

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