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ARPAB, IN REGIONE C’È CHI ARCHITETTA LA TACITA PROROGA PER EVITARE IL COMMISSARIAMENTO

Anche Scarano (Cgil) ricorda a Bardi e Latronico che il doppio facente funzioni di Dg Palma «è scaduto»


Arpab e Dg precari in Regione, anche la Cgil conferma l’agevole calcolo fatto da Cronache Lucane: «Scaduti i 60 giorni del direttore facente funzioni» all’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Achille Palma. Palma, ex Agrobios, è “ufficiosamente” Dg f.f. dell’Arpab dal 5 febbraio scorso, cioè da quando il presidente della Regione, Vito Bardi, sospese l’ex Direttore generale Antonio Tisci dalle funzioni.

Poi, l’8 marzo, a seguito delle dimissioni di Tisci, il decreto per Palma con quella scadenza temporale, tra l’altro prescritta anche nella legge regionale del 2020 di riordino dell’Agenzia, consistente nella dicitura «per un periodo non superiore a 60 giorni». «Dopo le “epiche gesta” dell’ex direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci – ha dichiarato la segretaria della Fp Cgil Potenza, Giuliana Pia Scarano -, l’Agenzia come una babele di atti incompiuti, è in attesa della nomina di un nuovo direttore.

Sono scaduti i 60 giorni di incarico di direttore generale Arpab facente funzioni assegnato dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi al già facente funzioni di direttore tecnico scientifico, Achille Palma. L’agenzia, che di precarietà e gestione emergenziale si è alimentata da troppo tempo, oseremo dire da anni, ora necessita di una guida strutturata che le consenta di portare a compimento i tanti processi rimasti sospesi». «Dall’8 marzo – ha proseguito Scarano – il decreto per Palma “per un periodo non superiore a 60 giorni” è scaduto, così come il bando per la nomina del direttore, ormai scaduto il 23 aprile. I tempi sono più che maturi, cos’altro aspetta la giunta regionale per la nomina del direttore Arpab? La commissione di valutazione della procedura selettiva per l’individuazione del nuovo Dg è già stata individuata, manca solo la nomina. L’Arpab non può più stare nel limbo organizzativo.

È dal 2020 che manca il piano triennale del fabbisogno del personale e sono al palo sia i concorsi per dirigenti la cui penuria rischia di paralizzare molte attività ordinarie sia i concorsi per i tecnici di categoria C». «Siamo ancora in attesa del completamento del processo di accreditamento dei laboratori – ha concluso la segretaria della Fp Cgil Potenza, Giuliana Pia Scarano -, mancano la documentazione delle perfomance 2021 e tanti altri atti e procedure arenate dalla conduzione Tisci».

I rumors di via Verrastro, però, riportano di come il Capo di Gabinetto del presidente Bardi, Michele Busciolano, lo stesso governatore e l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico, siano alla ricerca del cavillo per evitare, almeno nelle forme, il secondo Commissariamento dell’Arpab nel giro di 3 anni di legislatura. La legge regionale di riordino dell’Arpab, varata nel 2020, ha valore definito, ma in merito al Commissariamento, invece, avrebbe valore transitorio. Così, l’unico cavillo, ma permangono perplessità, potrebbe essere un decreto legge del 1994 che consentirebbe una proroga del facente funzioni per altri 45 giorni.

Così di dubbio valore tale ricorso, che pare che nessuno in Regione voglia assumersi la responsabilità di lasciare traccia scritta, atto ufficiale, decreto presidenziale o delibera di Giunta che sia, della proroga per altri 45 giorni.

Per il doppio f.f. dell’Arpab, Achille Palma, Busciolano rappresenta in un certo senso una fortuna. In Arpab, oltre che Dg f.f., Palma è anche direttore tecnico scientifico facente funzioni: ad affidargli l’incarico proprio il primo Commissario dell’Agenzia, Michele Busciolano, che prima di approdare al Gabinetto di Bardi, è stato Dg del Dipartimento regionale Ambiente. Tra i dettagli, che la nomina di Busciolano per Palma reca la data del maggio 2020: 2 anni fa.

Palma nominato in «via temporanea» e «nelle more dell’espletamento degli atti amministrativi connessi alla designazione del prossimo Direttore tecnico-scientifico ». Casualità o causalità, l’Avviso pubblico in questione, è stato pure indetto, ma mai esperito.

Anche questa vicenda, mai chiarita, dovrebbe essere aggiunta alla lista delle incompiute in Arpab. Ad ogni modo, in attesa di aggiornamenti sulla tacita proroga di Palma per altri 45 giorni, la Commissione di valutazione delle candidature a Dg dell’Agenzia è composta tutta da Direttore generali regionali che sono allo stato attuale precari: Alfonso Morvillo, (Direttore Generale per la programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, Roberto Tricomi, (Direttore Generale per le infrastrutture e la mobilità) e Canio Alfieri Sabia, (Direttore Generale per lo sviluppo economico, il lavoro e ai servizi alla comunità). Morvillo pare un vero pasdaran della governance di centrodestra.

È anche nella Commissione esaminatrice dei 15 candidati per l’incarico di Direttore ApiBas. Lui, come gli altri Dg regionali, vivono in un limbo contrattuale e forse anche per questo l’iter per il Direttore generale Arpab è in pausa.

I Dg in Regione, l’ha inventata Bardi in autunno, cessano se «non rinnovati entro 45 giorni dalla data di sostituzione contestuale di almeno 3 assessori». Il 28 marzo scarso, si è concretizzato il rimpasto del rimpasto della Giunta regionale. Anche qui, come per i «60 giorni» di Palma, il calcolo addizionale è semplice: a giorni, decadono, se non riconfermati, i Dg in Regione.


 

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