DE FILIPPO: «L’ASMA GRAVE È UNA MALATTIA CRONICA E INVALIDANTE»
Il ddl oggi in discussione alla camera dei deputati
Si svolge oggi presso la Camera dei Deputati – Palazzo Theodoli, Bianchelli – l’incontro “Asma grave e diritto alla salute: una legge a garanzia di diagnosi, cura e tutele sociali” promosso dall’Associazione Nazionale di pazienti “APS-Respiriamo Insieme”.
L’evento, che vede la partecipazione tra gli altri degli Onorevoli Sileri (Sottosegretario di Stato alla Salute), Gaudioso (Capo segreteria tecnica del Ministero della Salute), De Filippo (Firmatario del disegno di legge), Bologna (Segretario Commissione Affari Sociali e Sanità), Provenza (XII Commissione Affari Sociali), degli esponenti delle principali società scientifiche e delle associazioni pazienti è l’occasione per discutere la proposta di Legge “Disposizioni per il riconoscimento dell’asma grave come patologia cronica e invalidante nonché per la diagnosi e la cura di essa” presentata alla Camera lo scorso 8 febbraio 2022.
«Questa proposta di legge mira ad assicurare omogeneità di trattamento ai cittadini affetti da Asma Grave su tutto il territorio nazionale, prevedendone il riconoscimento come malattia cronica e invalidante ed il relativo inserimento tra le patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie », sottolinea l’On. Vito De Filippo. «La definizione ufficiale di Asma Grave come patologia cronica e invalidante permetterà – spiega – di migliorare la gestione delle cure e la qualità della vita delle persone affette da questa patologia».
L’Asma Grave è una malattia con specificità diverse dall’Asma che compromette la qualità della vita e che in Italia colpisce circa 300.000 persone.
È caratterizzata da persistenza e gravità di sintomi, quindi, da mancato controllo nonostante la terapia inalatoria massimale e correttamente eseguita, la terapia antiinfiammatoria con antileucotrieni ed il ricorso frequente ai corticosteroidi orali. Conoscere queste caratteristiche della malattia è fondamentale per seguire un corretto percorso di diagnosi e cura. L’Asma Grave ha un rilevante impatto su diverse dimensioni dell’esperienza personale: benessere fisico e psicologico, scuola, lavoro, vita familiare e sociale, attività fisica e sportiva.
«Avere un riferimento normativo aiuta l’appagamento dei bisogni di salute insoddisfatti dei pazienti affetti da Asma Grave che hanno bisogno di accessi e controlli più frequenti dallo specialista e maggiore integrazione multidisciplinare per le valutazioni specialistiche di altre patologie, le comorbidità, che spesso accompagnano l’Asma Grave», sottolinea la Prof.ssa Gianna Camiciottoli, Responsabile Unità Asma Grave Aou Careggi Firenze.
«Inoltre – evidenzia Camiciottoli – aiuta la soddisfazione di tutele sociali, lavorative e scolastiche: si pensi, ad esempio, che durante la pandemia i pazienti affetti da asma grave, non rientravano tra le categorie tutelate per lo smart working, non erano nell’elenco degli ultra fragili con patologie respiratorie e priorità di accesso alla vaccinazione».
I COSTI DELL’ASMA GRAVE IN ITALIA
Le stime indicano che fra i pazienti affetti da asma – circa 3 milioni in Italia – il 10% sviluppa una forma grave della malattia, e va incontro a necessità di cura che richiedono circa il 50% delle proprie risorse economiche, tra costi diretti come farmaci e visite e ospedalizzazioni, ma anche costi indiretti e una perdita della qualità di vita, di ore di lavoro o di scuola e limitazioni nella vita sociale e di tutti i giorni.
DALLE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE AL DISEGNO DI LEGGE
Il disegno di legge è il risultato di un percorso avviato nel 2018 che ha visto la realizzazione di due campagne di sensibilizzazione nazionale promosse da “Respiriamo Insieme” in cordata con società scientifiche, associazioni pazienti ed in collaborazione con Cittadinanzattiva: la prima dal titolo “Chiamala con il Suo nome” (2018) centrata sulla necessità di dare dignità all’Asma Grave e la seconda “Asma grave.
Conoscere la differenza, fa la differenza” (2020).
Quest’ultima è stata accompagnata da una petizione che ha ottenuto la firma di più di 15mila persone finalizzata all’inserimento dell’Asma Grave nel Piano Nazionale Cronicità (Pnc) tra le malattie respiratorie croniche sia dell’età evolutiva che dell’adulto, l’assegnazione di un codice di esenzione dedicato, che includa prestazioni gratuite che consentano di diagnosticare rapidamente la malattia.
«Questo evento rappresenta da un lato la meta prefissata con l’avvio del percorso, ossia riuscire ad arrivare ad una proposta normativa che garantisse diritti di cura e assistenza ai pazienti affetti da Asma Grave e dall’altro l’inizio di un nuovo cammino per garantire il miglioramento della qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia» afferma Simona Barbaglia, presidente dell’associazione “Respiriamo Insieme”.