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ERCOLE TREROTOLA SI DIFENDE IN POLITICHESE: «DA QUANDO BISOGNA INTERPELLARE I PARTITI?»

Scelto da Bardi come tecnico per trovare soluzioni ai buchi di Acquedotto lucano, replica alle critiche tramite i social: «Accettato nell’interesse della Regione»


Ha preferito difendersi, piuttosto che tacere, e così Ercole Trerotola ha ottenuto l’opposto risultato rispetto verosimilmente a quello da lui desiderato, facendo aumentare le perplessità circa il sempre più nebuloso incarico ricevuto dal presidente Bardi di fare non è bene chiaro cosa per l’Acquedotto lucano.

Importante, tuttavia, che Trerotola abbia avvertito la necessità di dire la sua sull’incarico ricevuto, perchè così ha offerto un ulteriore spaccato dell’allegra gestione della cosa pubblica in Basilicata. In attesa della certificazione ufficiale, Acquedotto lucano è ufficiosamente gravato da una mole debitoria di milioni e milioni di euro. Più di una già allarmante decina.

Il presidente della Regione Vito Bardi nel precisare che «in sostanza il secchio perde acqua da tutte le parti», ha aggiunto di «escludere categoricamente il ricorso sistematico all’aumento tariffario », per colmare il “buco”, concludendo che si atterrà «all’esito degli accertamenti » che ha disposta avvalendosi di «due tecnici che stanno già lavorando sul tema: il Prof. Vito Iorio e l’avvocato Ercole Trerotola ». Proprio Trerotola, ha voluto precisare che «si tratta di un incarico della durata di 15 giorni accettato a titolo gratuito».

«Avendo io una conoscenza diretta di Acquedotto Lucano – ha scritto Ercole Trerotola sui suoi profili social -, sin dalla sua costituzione, e delle tematiche operative da essa affrontate nel corso degli anni, ha convinto il Presidente Bardi ed i suoi più diretti collaboratori della scelta riguardatami.

Ricordo a tutti che nell’anno 2002 e quale componente del comitato esecutivo dell’Aato, trasferii ad Acquedotto Lucano il servizio idrico integrato, e di Acquedotto Lucano sono stato tra i legali di fiducia per circa 20 anni».

L’Autorità d’ambito territoriale ottimale di Basilicata (Aato), ha operato come organismo costituito dai rappresentanti dei comuni dell’intera regione che hanno esercitato in forma associata le funzioni loro attribuite dai relativi riferimenti normativi, nazionali e regionali, in materia di organizzazione del servizio idrico integrato. Trerotola è stato sindaco di Balvano dal 1995 al 1999, anno in cui, fino al 2003, è entrato nell’Autorità d’Ambito territoriale ottimale per la Basilicata per poi prendervi posto come componente del Comitato Esecutivo.

Come può questa digressione storica che riporta il tempo indietro di 20 anni, giustificare il nebuloso incarico attuale in Acquedotto lucano, è cosa chiara solo a Trerotola perchè la logica non c’è. Anche quel «traferii» appare proprio da nostalgico della Fiamma tricolore. Che ha trasferito Trerotola? È un paradosso senza fine questa folcroristica vicenda dei 2 tecnici.

Gli incarichi legali citati per «affidamento diretto» neanche meritano commento data la mancata trasparenza imputabile ad Acquedotto lucano sugli stessi.

Ad ogni modo, «non dovrò giudicare – ha proseguito Trerotola – l’operato di alcuno, ma valutare il profilo giuridico delle scelte che potranno seguire, come in altre e numerose occasioni pure ho già fatto, da consigliere esecutivo dell’Autorità d’Ambito Territoriale, da componente di Collegio Sindacale, da fiduciario di società del valore di svariati milioni di euro».

Cioè l’Acquedotto lucano dovrebbe aver bisogno dell’avvocato Trerotola per «valutare il profilo giuridico » di non precisate scelte future: una parodia della parodia.

«Comprendo il risentimento dei soliti e noti commentatori – ha evidenziato l’avvocato -, che della confusione e della disinformazione ne fanno un’arte; non comprendo le pretese di alcuni movimenti politici, che davvero hanno tempo da perdere. E tuttavia mi chiedo: da quando bisogna interpellare partiti e movimenti politici prima di una qualsiasi scelta o decisione? » «Con il prof. Iorio – ha concluso Trerotola col suo post social – porterò a compimento un incarico accettato nell’interesse esclusivo della mia Regione e di un’importante società regionale».

Così dopo il farmacista, il fratello, che voleva diventare governatore, l’avvocato, il germano, che deve risollevare Acquedotto lucano.


 

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