LA BARZELLETTA DEI TRE ASSESSORI
Tacco&Spillo
A dire il vero guardando la fisiognomica dei protagonisti che affollavano la parata del centrodestra qualche ragionevole sospetto c’era pure venuto, ma mai a pensare che oltre l’enigma della faccia ci fosse anche di peggio con la fila comica dei loro comportamenti che, in una perfezione assoluta e senza vergogna, sono riusciti a mettere in scena istituzionale facendo peraltro a pezzi quel poco di credibilità e d’onore che c’era nella politica. Prendete ad esempio le crisi che hanno psicotizzato per mesi Regione e Comune di Potenza, facendoli trepidare di lentezza e pasticci e che sono state aperte dalle paturnie di Lega e FdI col ricatto dei tre assessori o di nuove elezioni. Ora non per fare le pulci al valore dei belligeranti, pari pressoché allo zero, ma alla fine invece del terzo assessore s’è vista solo la calata di braghe, nonostante Vito Bardi e Mario Guarente non siano proprio delle cime quanto a capacità ed autorevolezza di governo. Tutto questo per dire che quando sentite la parola crisi non fatevi illusioni su programmi e quant’altro possa essere di vantaggio a cittadini e comunità, perché in giro a svolazzare sono ciambotte, personalismi e stipendi fissi da elargire. Ha detto David Letterman: “Alcune barzellette si scrivono proprio da sole”.