Un appello le due ragazze lo lanciano anche alla comunità internazionale perché formino “una coalizione forte” che permetta il trasferimento in Paesi terzi. Quali Paesi? “Dipende da quelli che hanno il coraggio di accoglierli. Può trattarsi della Turchia, della Svizzera o di qualsiasi altro Paese che voglia essere il primo a evacuarli, aiutarli e salvarli. Siamo in attesa di questo… Se i nostri mariti potessero andare in un altro Paese, andremmo con loro. Poi speriamo di tornare a Kiev e nell’Ucraina che amiamo. È importante per noi, non vogliamo essere rifugiati”
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