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MA IN REGIONE C’È L’UFFICIO LEGALE?

Il fulcro degli incarichi esterni è sempre lui: il Dg plenipotenziario Tripaldi


SPULCIANDO NEGLI AFFIDAMENTI (AD AMICI E NON) IL SUO ZAMPINO ANCHE QUANDO STAVA ALLA PROGRAMMAZIONE


Il Direttore generale regionale Domenico Tripaldi e incarichi legali: collegamenti diretti tra i 2 elementi, sono maggiormente rintracciabili proprio in Regione.

Nel frattempo che è in corso l’Avviso pubblico per la formazione dell’elenco di avvocati del libero foro per il conferimento di incarichi di rappresentanza in giudizio o di consulenza legale da parte della Regione Basilicata, al momento le domande presentate hanno di poco superato la decina, ma c’è tempo fino ai primi di giugno, c’è chi, dopo il caso sollevato da Cronache Lucane, “Tripaldi e gli amici di corrente del Pd: col Dg alla Sanità, piovono incarichi”, ha riesaminato il recente passato in cerca di risposte. Proprio 2 giorni fa, Tripaldi, come da nomina dell’ottobre scorso, è stato riconfermato Dg al Dipartimento regionale della Sanità.

L’aviglianese, tuttavia, scadrà il prossimo agosto, poichè l’attribuzione del ruolo comunque rientra nell’ambito della durata triennale del rapporto contrattuale in essere, che per Tripaldi come per altri, ha il suo avvio a decorrere dal 16 agosto 2019. È dal precedente incarico, quello originario del 2019, che più si evince il collegamento Tripaldi-incarichi legali.

Vero è che spetta al presidente della Regione, che rappresenta in giudizio l’Ente, decidere di promuovere davanti all’Autorità giudiziaria gli eventuali i provvedimenti, ma come nel caso dell’avvocato Vittorio De Bonis, Bardi, la proposta di rilasciare il mandato al legale citato, in più di una occasione è stata, come riportato nei relativi atti ufficiali, redatta dal Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione e Finanze che ne rilevava la «opportunità».

Dall’agosto del 2019 fino all’ottobre scorso, il Dg alla Programmazione e Finanze è stato Domenico Tripaldi che nel caso di De Bonis, si è occupato della sottoscrizione del contratto, nonché dell’adozione di tutti gli atti conseguenti, «compresi quelli relativi all’impegno ed alla liquidazione degli oneri per l’espletamento delle prestazioni». Che anche per l’Appello, in un giudizio riguardante obblighi di regolazione di rapporti tra pubbliche amministrazioni, con riferimento alle imposte, la Regione si sia rivolta all’esterno, cioè a De Bonis, per via della presunta «complessità delle questioni » esigenti «l’Avvocatura regionale sia carente », non può non apparire sospetto.

La materia risulta “pane quotidiano” per una Pubblica amministrazione. Incarichi legali della Regione, spunta il Dg “suggeritore” Tripaldi che poi firma il contratto col prescelto e lo liquida anche.


 

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