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PAURA DANNO ERARIALE: RINUNCIANO ALL’INDENNITÀ

Bernalda, per Carbone e Gilio dubbi di legittimità sulle maggiorazioni decise: si rivolgono alla Corte dei Conti che però non può rispondere


A bocca asciutta Francesco Carbone e Maria Luisa Gilio che in qualità di consiglieri comunali del Comune di Bernalda nel periodo 2014-2019, nutrivano dubbi in ordine alla legittimità della maggiorazione operata dal Segretario generale comunale con riferimento alle indennità di funzione ed ai gettoni di presenza previsti in favore degli amministratori degli enti locali.

Date le perplessità, si sono rivolti alla Corte dei Conti di Basilicata sottolineando la loro circostanza personale inerente al «mancato incasso “delle somme spettanti come indennità di carica consiliare in attesa dell’autorevole parere della Corte dei Conti”».

Le incertezze di Carbone e Gilio, vertevano sulla corretta applicazione del Decreto ministeriale del del 200 relativo al regolamento recante le norme per la determinazione della misura dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza per gli amministratori locali. Tra le maggiorazioni previste, quella, per esempio, del 5% per i comuni caratterizzati da fluttuazioni stagionali della popolazione, tali da alterare, incrementandolo del 30%, il parametro della popolazione dimorante.

La Corte dei Conti, però, non ha sciolto i dubbi poichè l’esame dei profili di merito del parere richiesto è precluso dalla mancanza del requisito di ammissibilità soggettiva in capo a Carbone e Gilio. Quindi, riscontrata la carenza in concreto del presupposto soggettivo di ammissibilità la Corte dei Conti ha dichiarato inammissibile la richiesta di parere formulata.


 

Ferdinando Moliterni

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