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VENOSA, LA “QUESTIONE POD” APPRODA IN SENATO LOMUTI: «COMBATTEREMO QUESTA BATTAGLIA»

Il senatore e vicepresidente della Commissione Giustizia: «Trasformare il presidio in ospedale Covid è stata una scelta inconcepibile»


VENOSA. La questione dell’Ospedale “San Francesco” di Venosa, all’indomani dell’incontro convocato dalla sindaca Marianna Iovanni e dall’intero Consiglio comunale e rivolto a cittadini, associazioni e a quanti hanno a cuore le sorti del Pod, arriva anche in Senato, grazie all’intervento del senatore pentastellato Arnaldo Lomuti.

Le forze politiche di Venosa sono in procinto di istituire un Tavolo pubblico e permanente sulla questione che ha acceso i riflettori sul Presidio Ospedaliero Distrettuale della città oraziana, sul ripristino dei suoi servizi e sul suo potenziamento, a partire dall’istituzione dell’hub di telemedicina.

«La scelta di trasformare il Pod del Comune di Venosa – ha affermato in Senato il senatore Lomuti – in un ospedale Covid è inconcepibile perchè per fare questo si sono smantellati interi reparti e ambulatori ritenuti da decenni delle vere e proprie eccellenze, mi riferisco ad esempio al Nucleo Alzheimer o alla Cardiologia senza preoccuparsi del destino dei pazienti. Ben 18 sindaci dell’area del Vulture e dell’Alto Bradano avevano chiesto al presidente Vito Bardi di rivedere questa scelta congegnata dall’allora assessore alla Sanità Rocco Leone, senza alcun risultato.

Noi siamo al fianco del sindaco di Venosa Marianna Iovanni in questa battaglia. Non ci arrendiamo, scriveremo una lettera aperta al ministro Speranza perchè prenda coscienza della situazione disastrosa in cui versa tutta la sanità lucana, non solo quella venosina. È una lotta per tutti i cittadini del Vulture e dell’Alto Bradano». «Alle innumerevoli istanze e azioni – ha dichiarato invece la sindaca Marianna Iovanni – con cui l’Amministrazione comunale non ha mai fatto mancare la voce della nostra Comunità presso la Regione Basilicata, si affiancano i sempre più pressanti interventi ad ogni livello istituzionale e la mobilitazione dei cittadini.

Ricordiamo, infatti, l’impegno del consigliere regionale Gianni Leggieri che, dopo aver presentato (nel marzo 2021) una mozione, approvata all’unanimità dal consiglio regionale, che avrebbe dovuto trovare applicazione subito dopo la fine dello stato di emergenza sanitaria, ha presentato un nuovo atto ispettivo sulla questione Pod di Venosa, interrogando la Giunta Regionale ed esortandola a procedere in base agli impegni già assunti». Ieri, nel suo intervento in aula, il Senatore Lomuti, oltre a rimarcare la scelleratezza delle decisioni passate, si è detto pronto ad interessare anche il Ministro Speranza».

«Purtroppo, – conclude la sindaca – sono passati quasi due mesi dal 31 marzo e pare che questa emergenza valga solo per la struttura di Venosa. Inizia un percorso nuovo, dunque, per dare un’unica forte voce al ripristino del diritto alla salute dell’intero Vulture Alto Bradano».


 

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