POTENZA CALCIO, VENTI DI BURRASCA L’ASSOCIAZIONE DUBITA DI CAIATA
Serie C ad un passo dalla scomparsa del club
Nonostante l’arrivo del bel tempo e dell’estate spira un brutto vento in casa Potenza calcio, la massima squadra cittadina della regione che milita nel campionato nazionale professionistico di serie C. In una nota la società del “leone rampante” fa sapere che dopo le dimissioni del presidente del club Salvatore Caiata avvenute il 26 aprile scorso, nessuna manifestazione di interesse ad acquisire il club rosso-blù è arrivata nelle mani degli amministratori.
Il 6 maggio scorso sempre Salvatore Caiata con un atto formale aveva consegnato al sindaco di Potenza Guarente e all’assessore allo sport Blasi le chiavi dello Stadio Alfredo Viviani ed aveva comunicato loro il suo disimpegno nel portare avanti il campionato di serie C edizione 2022-23.
Alla data in cui scriviamo, nella sede di Viale Marconi non è pervenuta nessuna manifestazione di interesse da parte di terzi per l’acquisizione del Club né comunicazioni su possibili “interventi” atti a garantire la continuità sportiva e societaria. Il che preoccupa non poco sia la tifoseria, che l’associazione “Potenza 1919”, la quale, lo ricordiamo, detiene il 15% del pacchetto azionario.
E’ pur vero che in queste ore gli smartphone dei 17 componenti dell’associazione si stanno facendo roventi. Ma senza far trapelare grosse notizie. A quanto pare questi imprenditori, amici e tifosi del Potenza avrebbero già garantito l’iscrizione al campionato, ma il resto, la parte più corposa dell’intero budget deve necessariamente arrivare dall’esterno. L’associazione non ha la forza per garantire tutte le spese necessarie per sostenere l’intero campionato.
La maggioranza del pacchetto azionario 65+20% “ (Iovino-Fontana) resta nella mani del presidente Salvatore Caiata che tra l’altro, ancora non ha formalizzato alcun atto pubblico a cedere il suo pacchetto di quote. Non solo, visto che nel corso della conferenza stampa di fine aprile, il presidente aveva espresso il desiderio di mantenere una quota minima ma senza impegno diretto nella gestione della società, a quanto ammonta la quota che il patron vorrà riservarsi?.
E poi l’associazione resterebbe con la quota del 15% ed ampia facoltà di muoversi nell’ambito del discorso relativo alla società immobiliare, oltre a garantirsi la continuità nel settore giovanile, oppure vorrà acquisire altre quote?. Insomma, ora con il disimpegno di Caiata la palla è passata nelle mani del sindaco Guarente e dell’associazione che dovranno trovare qualcuno interessato a rilevare la società. Inoltre, c’è la questione del restyling del Viviani.
Dopo la formalizzazione della sua costituzione, la società immobiliare, della quale faranno parte persone fisiche o giuridiche direttamente afferenti al Potenza (soci dell’associazione), darà mandato a un professionista per redigere il piano di fattibilità economica per la ristrutturazione del Viviani, il cui progetto tecnico pare sia stato già predisposto. Non ci sono ancora i soldi a disposizione.
Ma da quanto si apprende dovranno giungere dal Pnrr l’ammontare di non meno di 10 milioni di euro. Staremo a vedere. Per adesso, l’impegno più impellente resta il deposito della fidejussione per l’iscrizione al campionato. Il resto si vedrà con il trascorrere dei giorni.