DIALOGO CULTURALE TRA LE SCUOLE POLICORO E DAPELOGO
A renderlo noto il Sindaco di Policoro Enrico Mascia attraverso un comunicato stampa
La promozione di scambi culturali, economici e sociali dinamici tra le popolazioni di Policoro e Dapelogo, per scrivere insieme una nuova pagina di cooperazione decentrata tra Italia e Burkina Faso. Nei giorni scorsi si è tenuto a tal proposito un primo scambio tra gli amministratori delle due realtà di Policoro e Dapelogo, attraverso un incontro da remoto a cui hanno preso parte il lucano prof. Pietro Venezia, chirurgo del Policlinico di Bari, promotore del progetto che da anni effettua missioni in Africa spendendo la sua professione a tutela della popolazione del luogo, il Segretario Generale del Comune del Burkina Faso, Salif Guira, il Presidente provvisorio del Comitato di Gemellaggio, Daouda Emile Ouédraogo, e i docenti dei licei e dei collegi di Dapelogo e Policoro, per avviare lo scambio culturale tra i licei dei due comuni. Un vero e proprio incontro dal respiro internazionale che ha visto le due realtà confrontarsi circa la necessità di avviare un dialogo che metterà a confronto gli aspetti culturali, economici e sociali per il benessere di entrambe le popolazioni. «È con vero piacere – dichiara il sindaco, Enrico Mascia – che saluto queste iniziative culturali che richiamano la forte vocazione di Policoro ad aprirsi a nuove realtà, nuove prospettive, nuove contaminazioni culturali, etniche, sociali». «Nei prossimi giorni – prosegue Mascia – con l’ok del Presidente Mitidieri, sarà valutata la possibilità di formalizzare la presentazione in Consiglio Comunale della proposta di gemellaggio tra le due realtà ». L’importante riunione tenutasi alla presenza anche dell’Ambasciatore d’Italia in Burkina Faso, Andrea Romussi, è stata oggetto di un articolo di stampa pubblicato in francese sul quotidiano del Burkina Faso “Sidwaya” nelle pagine dedicate ad Ambiente e Sviluppo. «Il mix culturale nelle scuole delle due realtà che si prefigge il progetto – conclude il sindaco Mascia – consentirà ai ragazzi di imparare tanto dalle rispettive culture con rispetto reciproco e permetterà di promuovere l’apprendimento e la condivisione di esperienze educative capaci di creare le condizioni per uno sviluppo armonico tra gli studenti delle scuole superiori».